NOXIOUS: TIMBRE

Californiani, i Noxious celebrano il rock tradizionale con spunti che arrivano da più decadi, dagli anni '70 alla decade successiva, fino a qualche sprazzo di modernità intravista tra fine/inizio secolo scorso. Si tratta di un sound pregno di fumo e di radici dove si assapora il gusto antico del legno intaccato dal tempo. Musica tipica di quei locali annebbiati dalle sigarette, con tavoli e sedie di legno dove il tempo non sembra essere trascorso più di tanto rispetto ai saloon dei secoli addietro. Luci soffuse, un vociare silente, bicchieri che si posano e si alzano continuamente dai tavoli, due-tre ragazze che servono ai tavoli. Magari una ragazza madre, magari due studentesse. Poi un piccolo palco rialzato in fondo al locale dove i Noxious cominciano a sunoare. Strumenti perlopiù acustici, un piano a parete sempre rigorosamente in legno, e la musica che scorre vibrante, intensa, di brano in brano sempre più viscerale grazie all'interazione di vari altri strumenti quali mandolino e violino. Un voce calda, a volte rude e profonda, altre volte quasi sussurrata, si staglia sulle note e su melodie dolcemente arrugginite ed apparentemente stanche, ma vitali come il flusso sotterraneo che alimenta la terra. Alla lunga il disco potrebbe risultare "pesante" dato che i brani viaggiano tutti alla stessa velocità, considerato anche che il mood generale che sprigiona è di quelli introspettivi, ma "Timbre" è un lavoro particolare che va ascoltato rigorosamente da soli, possibilmente in cuffia, per godere pienamente di tutte le potenzialità espressive di cui gode. Certo non un lavoro da spararsi giornalmente, ma quando la necessità di rintanarsi diventa alquanto impellente. Allora questo carrozzone di progressive-rock-folk vi darà sicuro un passaggio per accompagnarvi nel luogo interiore preferito. Splendida la copertina che di per sé lascia già intendere cosa ci si aspetta una volta inserito il cd nel lettore.