NICKELBACK: Here and Now

Questa band è oramai storia e Chad Kroeger è una sorta di genio. E' innegabile. Il crescendo della band è andato pari passo con il sottile abbandono delle sonorità grunge per entrare nell'Olimpo dell'hard rock moderno, e di certo questo 'Here And Now' lo conferma. Il dramma è che questo disco segue quel capolavoro targato quasi completamente Mutt Lange di 'Dark Horse' di tre anni fa, quindi il compito affidato ai quattro baldi di Alberta è veramente duro. Dimenticato (quasi) Lange, la produzione è tutta fatta in casa, aloni del disco precedente sono immediatamente riconoscibili sul primo singolo, l'arcinoto "When We Stand Together", nelle ballad "Lullaby" e "Trying Not to Love You" (sembrano i Leppard misti a Shania Twain), mentre l'uno-due in apertura non stende un toro come dovrebbe ("This Means War" e "Bottoms Up"). Come inizio è buono, ma non travolgente, la produzione è onestamente eccezionale, pesante e calibrata ma non da togliere il fiato così com'era accaduto con il disco precedente che detiene la palma di miglior sound degli ultimi dieci anni. D'altronde il risultato era difficilemente se non raggiungibile, almeno pareggiabile. In pratica, nel trascorrere dei pezzi il tutto ha un buon sapore ma nulla di più, ottimi spunti, ma niente che colga veramente nel segno. Sembra che abbiano fatto il pieno tre anni fa e che questo sia uno riempitivo contrattuale, quasi anonimo. In rapporto, gli ultimi Theory Of A Dead Man e Daughtry sono cinque spanne sopra.