MOSEEK: Leaf
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14/04/2014In Italia ci sono un sacco di gruppi che vorrebbero suonare "alla inglese", ma che alla fine non ci riescono, forse perchè troppo legati alla tradizione cantautorale italiana. Qui invece abbiamo una band che è riuscita nell'intento prefissato. Provenienti da Roma, questi Moseek sono un trio che propone un indie-alternative abbastanza grezzo e essenziale che non sfigurerebbe nelle playlist di NME, e accostabile a gruppi come The Joy Formidable, Blood Red Shoes o Deap Vally, con tastiere ed elementi elettronici presenti da copione, ed un piglio decisamente malinconico che fa da sfondo a molte delle tracce presenti in tracklist. Il disco parte in sordina con una title-track che sinceramente stenta a decollare, ma col proseguo dell'ascolto troviamo senza dubbio delle ottime canzoni come "Numbers", "A Room & A Kitchen", "How To Believe" e "Something To Dig", capaci di riportare la qualità a dei buoni livelli. Peccato per la presenza di qualche filler di troppo, forse un album con un paio di pezzi in meno sarebbe stato più gradevole; è comunque da apprezzare la buona volontà e l'impegno dei musicisti, anche se sparsa in tutto il cd è presente quella sensazione di "vorrei, ma non posso" che ha limitato le potenzialità dei Moseek. Sicuramente, osando di più in un prossimo futuro questa giovane band capitolina ci darà grandi soddisfazioni.
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