METAL CHURCH: Classic Live
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30/10/2020Proseguono le pubblicazioni dei Metal Church, che già quest'anno hanno fatto uscire un box con i loro album degli anni '80 e due compilation comprendenti in parte anche brani inediti. Adesso viene ripubblicato in versione LP gatefold e CD jewelcase (con una qualità del suono anche più pulita e migliorata) il 'Classic Live' già uscito nel 2017. Si tratta di un live album che comprende nove tracce registrate durante il loro tour del 2016, in un periodo alquanto significativo per la band americana. Si ricorderà, infatti, che, anche a seguito della prematura scomparsa del cantante David Wayne nel 2005, era rientrato nel gruppo al suo posto Mike Howe, già singer dei Metal Church a cavallo tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90. Per l'occasione la band ha pensato dunque di riproporre alcuni suoi classici, tratti non solo dagli album con Howe, dove peraltro il chitarrista e fondatore Kurdt Vanderhoof non era ufficialmente neanche in line-up (per quanto fosse rimasto co-autore dei brani e in parte vi suonasse), ma anche dai loro primissimi lavori. La scaletta parte proprio dagli albori, con un brano tratto dall'omonimo album di debutto, ovvero "Beyond The Black". Ritroviamo dunque anche due splendide canzoni quali "Watch The Children Pray" e "Start The Fire", tratte da "The Dark" del 1986 e poi altri classici come "Badlands" (da "The Human Factor") fino al quinto e ultimo album di quel periodo, "Hanging In The Balance" del 1993 (rappresentato da "Gods Of A Second Chance" e "No Friend Of Mine"). La band di fatto propone un puro concentrato di metallo colante, che risulta trascinante e coinvolgente dalla prima all'ultima nota. I riff taglienti di Vanderhoof e di van Zandt sono sempre in primo piano, a sostegno di un Mike Howe che magari non risulta sempre impeccabile, ma senz'altro compensa con tanta grinta e passione, facendo sentire viva l'anima e il cuore dei Metal Church. L'unico rammarico, è che, per essere un live di questa portata e con questi brani, finisca troppo presto: a nostro avviso, qualche canzone in più poteva sicuramente starci. Ad ogni modo, questa nuova edizione (molto probabilmente destinata a diventare un pezzo da collezione) restituisce lustro e visibilità a questo live, rappresentando l'ennesima occasione per la band per tenere in caldo i propri fan, in attesa, come presumiamo, di un nuovo full-length.
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