MARCUS: Marcus
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09/11/2016Un nome che pochi, anzi pochissimi probabilmente conoscono quello dei Marcus, che presero il nome dal loro cantante Marcus Malone. La Rock Candy ristampa un titolo di rarissima reperibilità, musicalmente affine ai primi Aerosmith, quelli ispirati dalla black music dalla quale attinsero elementi funky e blues nelle loro canzoni. Malone è un cantante di colore con un’impostazione soul nella voce, ed è questo a contraddistinguere i Marcus, una band per l’epoca (siamo nel 1976) decisamente guitar oriented, con due chitarristi dai quali emerge un gusto british nella costruzione dei brani (Who e Deep Purple), che in alcuni frangenti dimostrarono un notevole spessore tecnico. ‘Marcus’ è un album che affonda le proprie radici nei profondi seventies, maturato per mezzo di lunghe fughe chitarristiche con un suono che molto deve al profondo porpora, difetta solamente nelle linee vocali poche incisive: il buon Malone sembrerebbe fuori luogo in questo contesto sonoro che non lo valorizza, ma a sua volta priva le canzoni dello slancio necessario. Ai cultori del rock anni ’70 l’ascolto è consigliatissimo, quantomeno per apprezzare il talento di Gene Bloch e Randall David, due chitarristi che avrebbero meritato ben altri riflettori.
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