MACHINAE SUPREMACY: Phantom Shadow
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09/09/2014I non più giovanissimi di voi si ricorderanno certamente il Commodore 64, un computer che ha segnato l'epoca dei videogames nel corso degli anni '80. Ma cosa c'entra questo con il power metal? I Machine Supremacy, con alle spalle un'attività in studio abbastanza considerevole, sono la risposta a questo quesito, abbinando alle sonorità tradizionali inserti di tipo elettronico derivati dall'utilizzo del Chip Sid, proprio quello del computer sopracitato dove i suoni vengono sintetizzati in tempo reale dal chip sonoro anziché essere basati sulla sintesi di samples preesistenti. Ma visto che qui non ci occupiamo di hardware e informatica, ciò che conta è il prodotto finale che Robert "Gaz" Stjärnström e compagnia sono riusciti a sfornare. Diciamo subito che grosso modo ci si riallaccia alle tematiche sviluppate con il precedente 'Rise of a Digital Nation', quindi troverete oltre a brani di chiarissima impronta power con qualche spunto prog anche materiale in cui vengono introdotti questi 'strani' elementi dando in diverse circostanze la sensazione di voler strizzare l'occhio a un genere come la pop-dance anni '80: un tentativo non del tutto dissimile lo avevano fatto i norvegesi Keldian, un metal contaminato da elementi pop tipici di A-Ha e Depeche Mode con il massiccio utilizzo della drum machine. La ragione incontra la follia e il genio la sregolatezza, potremo dire, e già questo è successo con le precedenti releases ma i nostri non vogliono arrogarsi i meriti di passare come innovatori, piuttosto l'intenzione è quella di sorprenderci e perchè no facendoci magari strappare un sorriso; da questo punto di vista non possiamo certo dargli torto. Molti potrebbero trovare ripugnante questa particolare combinazione sonora che potrebbero banalmente bollarla come un metal da sala giochi, a noi della redazione la proposta non ci è certo dispiaciuta, vista anche la notevole cura posta nella fase di produzione oltre a capacità tecniche di tutto rispetto.
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