LULEY: Today's Tomorrow
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29/05/2012Né carne né pesce questo dischetto. Buon AOR con alcuni momenti validi senza mai oltrepassare il limite della "normalità", senza mai strafare e con la sicurezza di non allontanarsi dal nume tutelare dell'hard rock melodico. Riportato alla vita musicale dal sempreverde e onnipresente Michael Voss, Klaus Luley fu autore con i Craaft di un gioiello del passato chiamato 'Second Honeymoon', correva l'anno 1988. La voce non è cambiata, ancora sublime ed affascinante come un tempo, con il chiaro stampo statunitense dove, per fortuna, ne trae beneficio anche questo disco in cui l'impronta teutonica è quasi assente, mentre i brani presentati sono tutti di ottima fattura, il trend rimane invariato per tutta la durata, così come i suoni e le intenzioni. Se sotto un certo aspetto può dimostrarsi un plus, alla lunga porta un alone di noia, tutto bello e tutto perfetto, ma nulla svetta. Se abbiamo una buona strofa e pre, si cade sull'inciso (vedi la ballad "Living In The Night"), oppure l'esatto contrario (vedi "Slipping Away", alla fine il pezzo più bello del disco). In conclusione, un gradito ritorno che fa tornare alla ribalta un buon interprete al quale, tuttavia, viene porto l'invito di farsi aiutare in fase di stesura dei pezzi in modo da uscire dalla schiera anonina che circonda l'hard rock melodico.
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