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LIGHT & SHADE: The Essence Of Everything

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27/12/2016
70


Genere: Power Metal, Progressive Metal
Etichetta: Scarlet Records
Distro: Audioglobe
Anno: 2016

L’essenza del power metal europeo sembra non voglia cessare di esistere, e non ne vuole sapere di essere dato ormai per spacciato. L’ennesima provadi ciò la dà la nuova creatura di Marco Pastorino, che assieme al suo compagno di Temperance Luca Negro forma i Light & Shade, assoldando alla batteria Alex Landerburg (già al soldo rhapsodiano di Luca Turilli) ed alla voce la statunitense Adrienne Cowan, in passato vocalist dei Seven Spires. Il debutto prodotto per la Scarlet Records, analizzando il titolo, sembrerebbe fare il paio con l’ultimo lavoro dei Temperance; si possono intravedere delle somiglianze di concetto e di idee tra ‘The Essence Of Everything’ di cui si discute in questo momento, e il temperanciano ‘The Earth Embraces Us All, ed anche il concept dell’artwork, che imperversa tra il cosmico e lo spiriturale, intende mostrare un lavoro che si basa sulla lucentezza delle melodie associata alla potenza ed all’aggressività dei suoni. La base fondamentale, come detto in precedenza, si concentra su un classico power metal che si distribuisce tra cavalcate nordiche, momenti epici di rhapsodiana memoria, e melodie più suadenti. Su questi tappeti musicali si inserisce la voce della Cowan, che sa interpretarsi in maniera piuttosto degna nella sua versatilità e nei suoi cambiamenti di umore, passando senza troppa fatica e senza rendere conto a nessuno da linee vocali più melodiche e calde tipiche di un rock-metal di chiara matrice power-sinfonica (si ricorda, fra tutte, il calore melodico di Sabine Edelsbacher degli Edenbridge), a vere e proprie sferzate taglienti e di gran lunga più sinistre, contraddistinte da scream e growl di chiaro impatto (il paragone principale può essere quello con Alissa White-Gluz). D’altro canto, si possono intravedere dei potenziali rischi, soprattutto se questa proposta musicale verrà portata in sede live. Un pezzo come “Drown In The Absurdity” riuscirà a mantenere, dal punto di vista vocale, gli equilibri (già di per sé portati al limite) del lavoro in studio anche sul palco? Perché può presentarsi il timore che le parti più estreme, qualora vengano steccate, possano diventare veramente fastidiose alle orecchie di chi ascolta, e che possa inficiare sul lavoro complessivo facendo ridurre di spessore anche le buone parti vocali più pulite. Ma questo è solo un timore che è pronto ad essere smentito. Andando avanti con l’album si notano le qualità musicali dei componenti che sciorinano soluzioni power accompagnate da un gusto più “progressive” di buon affidamento. Da quel momento la voce della Cowan tende gradualmente a stabilizzarsi su binari più consoni alle sue possibilità, non disdegnando comunque e in maniera fortunatamente più controllata passaggi più estremi. In determinati punti la Cowan viene accompagnata dalla voce di Pastorino, creando delle piacevoli atmosfere, come nel caso dell’acustica “Lionhearted”, una dimostrazione che con una voce principale, una voce secondaria ed una chitarra possono scaturirsi dei brani densi di pathos emotivo. L’episodio migliore lo troviamo però in “Wander So Far”, che si dimostra come connubio esemplare tra varie sfaccettuature del metal: il power, il progressive, l’hardcore che si mescolano con grande saggezza e maestria, e con la Cowan che in questo caso si mostra nella maniera più convincente possibile, alternando parti pulite e parti estreme con le giuste modalità.  Nel complesso, i Light & Shade dimostrano di essere un gruppo concretamente compatto e che sanno proporre del metal ad alti livelli, dato il loro background individuale. E ‘The Essence Of Everything’ si dimostra essere un album di buona qualità che sa ergersi nel panorama del power metal con tutto rispetto, ed articolandosi degnamente lungo diverse strade senza mai perdere il filo del discorso principale, vale a dire proporre musica che sia fruibile ed accessibile a tutti. La valutazione finale è buona; d’altro canto rimane una potenziale incognita data dalla resa vocale di Adrienne Cowan trasportata in sede live, soprattutto nelle sue parti più estreme. Se in quel contesto riesce a passare indenne ed a proporsi con qualità elevate, per il prosieguo della carriera dei Light & Shade basta semplicemente limare e levigare con la dovuta perizia le parti più difficili, mantenendo invece intatte le corde qualitative delle parti pulite, ed allora sì che ne vedremo delle belle.

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