LAHMIA: Resilience
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24/01/2019Tornano i Lahmia, qui al loro secondo album a distanza di un po’ di anni dalla prima release. Il sottoscritto deve ammettere di non essere neutrale in questa sede, i romani sono una delle band più interessanti del nostro panorama. In questa sede i capitolini tornano con un buon album, come al solito ispirato dal meglio della scena di Gothemburg. In Resilience ci troviamo di fronte a una band con un sacco di idee interessanti, senza riproporre pedissequamente sentieri già tracciati. Il death melodico dell’opener Elegy for a Dying Sun, dalle melodie malinconiche e gli ottimi riff che richiamano ai maestri Dark Tranquillity e Insomnium, alle ottime ritmiche che spezzano il tutto e modernizzano il sound, senza risultare banali o stucchevoli. Molto bella Her Frantic Call, uno dei pezzi migliori dell’album, con i suoi riff, i potenti blast-beat e le oscure melodie dal sapore gotico. Bella anche Void of Humiliation, con le sue melodie e i riff, al pari della bella Limitless. Resilience è un bel disco, un buon modo per iniziare questo 2019, il ritorno che i fan dei Lahmia attendevano. Bentornati, ragazzi.
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