L.R.S.: DOWN TO THE CORE
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09/04/2014Tommy LaVerdi, Michael Shotton, Josh Ramos. Tre nomi che nel panorama melodicrock hanno dato tantissimo (21 Guns, Von Groove, The Storm), uniscono le loro forze per dare vita a questo progetto su cui puntavamo quasi tutti quest'anno. Il risultato? Beh, a parere dello scrivente altalenante. Sotto la direzione di Del Vecchio la band produce un buon rock "ottantiano" con picchi sicuramente alti ("Almost Over You"), ma tanti richiami, troppi per lo scrivente, che rasentano il plagio con le band da cui prendono ispirazione (The Storm e Journey su tutte). Se prendiamo l'opener "Our Love to stay" è impossibile non cantargli sopra "Never Walk Away" dei Journey, come anche "Never Surrender" con un intro al limite della somiglianza con "Be Good To Your Self". Il resto è molto buono, a partire dal singolo "Livin' 4 a Dream", passando per "Universal Cry" e "I Can Take You There". Quindi promossi? Non proprio, colpa dell'altra grande pecca sul disco, la produzione. Voluta o non voluta dl Sig. Del Vecchio, troppo scarna, poco incisiva, con suoni non proprio puliti come ci aspettavamo. In chiusura, il disco seppur buono in alcuni punti, e felici per riascoltare la voce di LaVerdi dopo tanto tempo, ha troppe pecche per definirlo un "must" per il 2014.
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