KICKHUNTER: ALL IN
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24/08/2010Qualcuno mi spieghi come dalla fredda Germania si possa produrre un bell’ album di caldo southern hard rock come questo terzo lavoro del sestetto crucco. Con un passato di supporter di grossi nomi come Deep Purple e Lynyrd Skynyrd (non a caso le sessioni di registrazione dell’album sono avvenute nello studio di Rickey Medlocke, chitarrista della band), e giovandosi di un bassista di fama mondiale come Markus Helloween Großkopf, oltre che di una serie di altri ospiti illustri come Jan S. Eckert (Masterplan) o Pascal Kravetz (Springsteen, Robert Palmer, Joe Cocker), i nostri confezionano un album di pregevole fattura zeppo di suoni vintage che fuoriescono da vari Hammond, moog e da slide guitars. Se l’ugola di Wesenberg non si mostra particolarmente duttile, né potente da consentirgli di gestire sufficientemente i vari cambi di registro dell’album, ci pensano le due female vocalist a dare il giusto risalto alla colonna sonora “da saloon” che pare spesso essere questo 'All in'. Mentre Großkopf ha modo di esibire tutto il suo talento in "Boogie Town", non possiamo non citare anche la bella cover dell’arcinota "Call Me" dei Blondie che fa da pandant all’altra cover, questa volta una hit dei Victory, "Checks in The Mail" dotata di un’interpretazione al femminile ugualmente efficace. Nulla di originale e neanche lontanamente autoctono, ma complice il lavoro di mister Dennis Ward (non a caso storico producer anche degli Helloween tanto per rimarcare come i nomi coinvolti appartengano allo stesso giro di professionisti) dietro il mixer, il platter sa farsi ascoltare ed apprezzare sin dal primo ascolto.
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