JACKSON FIREBIRD: Cock Rockin'
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02/04/2014Lascia il tempo che trova la proposta da parte di questo duo australiano (curiosamente privo di bassista) a base di garage, blues and boogie. Il loro intento è quello di ripercorrere a ritroso il sentiero del rock per ritornare alle primordiali radici cercando di diffonderne all'esterno un'immagine (ma forse neanche più di tanto) attuale. Questa sorta di mix tra Led Zeppelin, Black Crowes e Allman Brothers (le influenze di questi ultimi due conferiscono una marcata impronta southern al sound), scivola via senza particolari sussulti dando l'idea di presentarsi ancora grezza, eccessivamente minimalista: così facendo il rischio è quello di lasciar confinata la band entro il circuito underground. Gli spunti alternative sia nel riffing, sia in particolare nel cantato quasi rappato (un po' alla R.A.T.M) in "Quan Dang" e in "Sweet Eloise", possono rivelarsi graditi o meno, ma sono gli unici momenti in cui si cerca perlomeno di fornire un diversivo al loro stile nel tentativo di contrastare il monotono andamento visto che le altre canzoni sembrano uscite da una fotocopiatrice: solito ritmo e solito giro di accordi. I due non lesinano certo grinta ed energia, la capacità di divertire non manca per cui non ce la sentiamo di inferire, tuttavia pare evidente che occorre ben altro per poter spiccare il volo verso traguardi più ambiziosi, cercando in primis di garantire un maggior spessore tecnico alle proprie canzoni.
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