ISSA: The Storm
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17/10/2011Il debutto era stato colmo di curiosità, ma a conti fatti deludente per la semplicità della proposta, per i brani non sempre azzeccati e per una voce non di certo unica o particolare, in pratica il tutto si era limitato esclusivamente a pensare ad una bella gnocca e manco più di tanto. La giovane norvegese, invece, oggi sorprende per l'aver sfornato con questo 'The Storm' un buon disco fatto di gran pezzi interpretati bene. Scopriamo poi che gli artefici sono i fratelli Martin dei fenomenali Vega, Robert Sall dei Work of Art ed un redivivo Randy Goodrum che hanno donato il loro estro per completare questo prodotto che alla fine è AOR allo stato brado, egregiamente prodotto da Daniel Flores, mastermind dei Mind's Eye. Isabell si rende più incisiva in questo secondo capitolo, un misto tra Pat Benatar dei tempi d'oro e Sally Cato dei Smashed Gladys, diciamo pure ha smesso la maschera della Carrie Underwood dell'AOR per intenderci. Tutti i brani sono eccezionalmente commerciali, dal singolo "Looking For Love" (il video è pacchiano e imbarazzante, al pari di una sfilata di moda di Quarto Oggiaro), alla conclusiva e articolata titletrack, passando per la prima meravigliosa ballad "Invincible", per terminare con la seconda, un po' troppo pop, "Too Late For Love". Molto bella e avvicente "Please Hold On" che ha un gusto molto Belinda Carisle dei tempi che furono, mentre gli spettri delle Romeo's Daughter si scorgono in "Gonna Stand By You". Un balzo in avanti per questa ragazza che forse ha trovato la piena maturità e accresciuto l'esperienza durante questo ultimo anno, ha aggiunto molto di quello che mancava nell'esordio, quindi lode a lei e, soprattutto, a tutti gli autori che hanno contribuito a rendere ottimo questo disco.
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