INFINITED HATE: HEAVEN TERMINATION
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18/04/2006Secondo album per gli Infinited Hate: creatura di Aad e Rachel Kloosterwaard dei Sinister. Una band che tutto si può definire tranne che progetto parallelo, visto che il sound proposto sembra quasi la prosecuzione materiale dei Sinister di "Creative Killings" e "Savage Or Grace". Death Metal di scuola americana piuttosto strutturato, arricchito da rari momenti melodici e da apprezzabili passaggi sincopati. E' chiaro fin da subito che la band abbia una naturale predisposizione a picchiare violentemente sui rispettivi strumenti come è chiaro che, a differenza di molti altri colleghi, in questo caso lo si fa con un minimo di cognizione di causa, cercando almeno di creare dei pezzi facilmente memorizzabili. E' il caso ad esempio di "See Hell", brano che si distanzia nettamente da quella linea sottile che demarca l'anonimato, mettendo in luce in particolar modo le qualità di Ron Polder e di Dirk Verbeuren, quest'ultimo già con Aborted e Soilwork. Ma in realtà "Heaven Termination", pur tra alti e bassi, mantiente un livello qualitativo niente male per tutta la sua durata: "Unholy Commandments" e "Pierced with Nails" sono altri due pezzi degni di essere menzionati, grazie a quella sana dose di dinamicità fondamentale per tenere sempre alto il livello di guardia. Gli Infinited Hate dimostrano quindi di essere una band in palla che ha il merito di aver dato alla luce un album statico per quanto riguarda lo stile, ma dinamico dal punto di vista strutturale. In un periodo di vacche magre, può bastare anche questo.
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