ICARUS WITCH: SONGS FOR THE LOST
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12/12/2007Il tempo deve essere un concetto astruso per gli americani Icarus Witch. Non solo si rifanno a band d'altri tempi, e fin qui nulla di male, ma malcelano un autocompiacimento di fondo che alimenta una spudorata nostalgia. Purpleiani e maideniani nella struttura e nelle melodie coverizzano anche un classico leppardiano come "Mirror Mirror" con tanto di special guest alla voce: Joe Lynn Turner. C'è da dire, però, che la band riesce anche ad andare oltre questo pantheon di divinità classiche mettendoci del proprio grazie ad una qualità esecutiva impeccabile. A volta Bizilla ricorda troppo lo screaming dickinsoniano, ma riesce a tenere botta con una prestazione davvero convincente. Stessa discorso per gli intrecci di chitarra ed i passaggi armonici doppiati. "Songs For The Lost" è un disco che tiene alta la soglia di attenzione - tranne che in un paio di brani quando la qualità delle composizioni risulta piatta - ma la domanda che mi pongo è sempre la stessa: ma se metto su un disco dei Maiden, oppure uno dei Rainbow non è meglio? Va bene l'ispirazione, ma qui trovare un secondo che non rimandi a qualcun altro è una impresa che chiamare ardua è poco. Per carità, nessun plagio perchè la "fede" è dichiarata in anticipo, ma se vi interessa ascoltare un album di 20 e passa anni fa con il solo monicker come novità, gli Icarus Witch sapranno ripagare bene i soldi che spenderete. Ed ho scritto bene, non alla grande.
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