HIDEOUS DIVINITY: Simulacrum
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13/02/2020Grande lavoro questo degli Hideous Divinity, uno dei dischi death più interessanti di questa ottima annata che è stata il 2019. Sulla scia del lavoro precedente, i nostri tornano con un disco bello tosto e violento, con momenti melodici e sfumature black. I ritmi scanditi e brutali di “Deluzean Centuries” mostrano una band non votata al massacro duro e puro, quanto a un suono più oscuro e sfumato, con riferimenti a Nile e Immolation nelle melodie e dissonanze, con una fredda anima black, che ricorda i Behemoth anni 2000 e a volte gli Emperor (“Actaeon”). I nostri non sono dei semplici picchiatori, ad esempio “The Deaden Room” inizia con una bella mazzata per poi sfumare in un rallentamento pieno di sfumature black metal, davvero pregevole insieme alle melodie dell’assolo. Belle anche le dinamiche di “Seed of a Future Horror”, dove la brutalità si fonde bene con i riff dal sapore black e le ottime melodie da parte degli ottimi axe-men. “Implemini Exitio” è la conclusione perfetta per ‘Simulacrum’, una mazzatona tra black e metal che si chiude in uno sfumato rallentamento, in contrasto con le mazzate di apertura. Gran disco, forse non tra i migliori dell’anno passato – e ci scusiamo di non essercene occupati prima – ma certamente un lavoro pregevole, con una forte identità e una produzione limpidissima, che forse non piacerà i puristi del death, ma certamente fa gioco a una delle più interessanti realtà del metal estremo dello Stivale. Recuperatelo.
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