GYPSY ROSE: GYPSY ROSE
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28/09/2005Quello degli svedesi Gypsy Rose è uno dei debutti più interessanti di questo 2005 in corso, un esordio che già dal primo impatto mette subito in evidenza le potenzialità di una band dalle plurime risorse, capace di confezionare un album di evidente spessore. La proposta della band è incentrata su un hard melodico di chiaro stampo scandinavo, reso particolarmente interessante dai preponderanti influssi teutonici che fanno capolino all'interno delle varie composizioni, primo tra tutti quello subito intuibile legato alla figura degli storici Scorpions. L'amalgama degli elementi appena citati restituisce undici brani di lodevole livello qualitativo, impreziositi da un ottimo lavoro di produzione, capace di integrare, in un sound attitudinalmente moderno, le caratteristiche maggiormente datate legate alle linee melodiche del songwriting. Dal punto di vista esecutivo ci troviamo di fronte a musicisti dalle buone proprietà tecniche, guidati dalla peculiare e rauca voce del singer Håkan Gustafsson, e trainati dalle ottime trame di chitarristiche di Martin Kronlund, già noto per il suo lavoro all'interno dei discreti Dogface. L'indiscutibile capacità di coinvolgimento di songs come l'appetibile apripista "When You Leave At Night" e la grandissima "Queen Of The Night" fa il resto del lavoro, impreziosendo il tutto con le sognanti trame sonore della gradevole "Promise To Stay". Il consiglio finale del sottoscritto è quello di tenere d'occhio questa prima prova in studio dei Gypsy Rose, un gruppo che potrebbe mietere più e più vittime tra gli amanti dell'hard-rock melodico ben suonato e confezionato, i quali potranno trovare nell'uscita in questione il dovuto e ricercato pane per i loro denti. Un'altro buon colpo messo a segno dalla britannica Escape Music, che negli ultimi tempi sembrerebbe aver carpito la giusta chiave di volta alla ricerca delle uscite con la "U" maiuscola.
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