GWYLLION: THE EDGE OF ALL I KNOW
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17/05/2009La diffusione delle female-fronted band, soprattutto nel genere gothic, è un argomento di cui si è discusso molto negli ultimi mesi, viste le tante uscite discografiche in un mercato pressochè saturo e nel quale tutti vogliono avere un po' di visibilità. Tuttavia questo non deve farci dimenticare che esistono gruppi capaci di proporre delle idee valide e di poter attirare l'attenzione, come nel caso dei Gwyllion, band belga formatasi nel 2003 dall'incontro tra Martijn e Wouter Debonnet, rispettivamente chitarrista e batterista del gruppo, e la cantante Annelore. Dopo il debutto del 2007 con 'Awakening The Dream', ecco il loro secondo full-lenght 'The Edge Of All I Know', un lavoro dove le influenze derivate da band come Nightwish e After Forever non mancano ma non sono l'aspetto centrale, perchè la band dimostra dimostra di saper costruire un proprio sound con spunti interessanti e puntando su alcuni aspetti cruciali. Le melodie sono ben elaborate e caratterizzate da trame sinfoniche coinvolgenti, a tratti più epiche - tanto che in certi passaggi la loro musica si sposta verso il power metal - e in altri più emotive. Ma non solo, il gruppo sfoggia una certa grinta, soprattutto nei riff di chitarra di Martijn e Steve e nel potente drumming di Wouter, che rende il sound più compatto e incisivo. Ciliegina sulla torta è la singer Annelore Vantomme, capace di passare da un tono più aggressivo a uno più melodico mantenendo sempre su livelli alti la sua prestazione vocale. Quanto detto si fa ben sentire nei dieci pezzi del disco, a partire da "Entwined", dove sinfonie e passaggi più heavy e veloci si alternano con risultati convincenti, passando per "Void", costruita su ottime linee vocali, e la più potente "Rage", che fa da apripista alla riflessiva "Beyond Goodbye"; si continua con "The Night Awakes, dove il genere folk fa capolino dal symphonic metal, e così via fino alla conclusione affidata al duetto pianoforte/Annelore della lirica "Angelheart". Pollice in sù, speriamo vadano avanti così.
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