GOTHMINISTER: Pandemonium
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10/12/2022Settimo lavoro per i norvegesi Gothiminister e il loro omonimo mastermind. La formula e lo stile sono noti e non si ravvisano svolte epocali neanche in questo caso: un rock industrial e dalle tinte goticheggianti che giustificano l'appellativo che il frontman si è dato, a tratti quasi ballabile. L'esordio (dopo una breve intro) in questo caso sembra suggerire una leggera virata stilistica: il pezzo è decisamente più lungo di tutti gli altri ed indulge in una lenta maestosità che non è il tratto più tipico della produzione del ministro. Con le tracce successive i caratteri tipici della band si fanno più evidenti pur essendo "Demons" un po' più zuccherosa del solito. A livello testuale si ravvisa anche un approccio più personale e malinconico, ma si tratta, come nel caso di altre sfumature che sembrano differenziare questo lavoro dal passato, nel complesso di dettagli. "Star" è forse il pezzo più compiutamente Gothminister, mentre con "Sinister" il riffing si fa un po' più interessante del solito monocorde incedere industrial, duellando anche con buon dinamismo con le keyboards. Dopo un paio di tracce deboli abbiamo l'anthemica "Norge" (Norvegia), cosi come lo è "This Is Your Darkness", altro pezzo riuscito e coinvolgente in cui i norvegesi fanno un uso più metal in senso tradizionale delle chitarre. "Run Faster" con il suo esordio speed avrebbe potuto preludere a sviluppi interessanti ma annega in un chorus debole. Nel complesso si tratta un lavoro che soddisfa le aspettative. Gothminister porta avanti la sua creatura che, nel corso del tempo, muta come fa tutto ciò che si sviluppa senza costrizioni ma con la coerenza di chi non perde se stesso lungo il cammino. Non c'è di contro niente che davvero esalti e porti a dire che il lavoro attuale sia superiore a quelli precedenti. La musica dei Gothminister svolge bene il suo compito (vederli dal vivo è assolutamente consigliabile), ma siamo più o meno allo stesso punto di sempre.
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