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GLI IMPOSSIBILI: VE LE SUONIAMO ANCORA

data

23/11/2005
70


Genere: Punk Rock
Etichetta: Derotten Records
Anno: 2005

Dopo 11 anni di carriera, Gli Impossibili ce le suonano ancora. Almeno a quanto dicono loro, da poco usciti col loro nuovo lavoro dal titolo “Ve Le Suoniamo Ancora”. La band è attiva dal 1994 ed è ormai arcinota nel panorama punk-rock nazionale, grazie ad un’attività live molto intensa e ad un loro caratteristico sound molto vicino ai Ramones, certo non molto originale ma senz’altro assai trascinante. Insomma, dal 1994 la band ha fatto parte di quella generazione punk-rock italiana che ha prodotto anche Derozer e Punkreas, bands che hanno avuto certamente più successo degli Impossibili. Ale, Araya e Davide hanno invece scelto (come in parte hanno fatto anche i Derozer, ma non certo i Punkreas) di continuare, nonostante l’età, a fare i punk, suonando nei centri sociali di tutta Italia, pubblicando su etichette indipendenti e non facendo davvero nulla per raggiungere l’ambito successo. Scelta coraggiosa, che quasi mai paga: nonostante valgano probabilmente come, se non più dei Derozer (per non parlare dei Punkreas), non hanno mai ottenuto grosse soddisfazioni dalla loro attività musicale, se non quella derivante dal supporto di decine di fans sinceri e devoti che li hanno sostenuti in tutti questi anni. A livello di sound, la loro musica assomiglia molto a quella dei Derozer e (in parte) dei Klasse Kriminale: strutture semplici, arrangiamenti essenziali, linee vocali banali ma trascinanti (soprattutto in sede live), testi diretti e critici. Il debito con il punk dei Ramones è evidente. Certo non si può dire che la varietà e l’evoluzione stilistica siano due caratteristiche degli Impossibili: infatti la loro semplice, ma collaudata ricetta non è mai cambiata in oltre dieci anni di carriera, e questo è sicuramente il loro peggior difetto. Ovviamente anche questo disco non si discosta affatto dal loro solito genere e non presenta innovazioni di sorta: soliti testi, solita musica, soliti Impossibili. Si parte con la bella “Kriminali”, con un testo molto aggressivo nei confronti dell’imperialismo americano e dell’ultimo conflitto iracheno ed un ritornello che, sono sicuro, dal vivo farà molti danni; per alcuni cori sono presenti sul brano anche Cippa e Paletta dei Punkreas. Si va poi avanti con “La Mia Bicicletta”, con un testo molto più Impossibili-style, per poi passare di nuovo ad un brano molto critico come “Progresso E Distruzione”, che si scaglia contro il progresso. I brani si susseguono uno dopo l’altro, e devo dire che il cd scorre tranquillamente senza troppi cali di ritmo. Altri pezzi degni di nota sono, a mio parere, la bellissima “MTV Punk”, molto critica nei confronti dell’esplodere della moda punk a là Avril Lavigne fra le adolescenti borghesi (hai rotto le calze nuove perché fa più trash/ hai bevuto una Bavaria e fingi che sei per aria/ vai al concerto c’è il cantante e gliela dai), o la successiva “Dementi”, che si scaglia invece contro un altro male di questa società: i fighetti. Non mancano anche critiche alla Chiesa (“In Nome Di Dio”), alle Veline (“Bambina-Velina”), l’aristocrazia (“Stronzi Dal Sangue Blu”) e alla televisione (“Sedativo Katodico”). Da segnalare, infine, la presenza dell’ex-Punkreas Mastino alla batteria in cinque brani e l’ambiziosa cover di Vasco Rossi “Ti Taglio La Gola”. Insomma, Gli Impossibili sono sempre gli stessi: critici, anarchici, magari non dei musicisti eccezionali, ma sicuramente ragazzi (ormai non più tanto tali…) con una gran voglia di divertirsi e di divertire. Del resto, come dicono loro stessi nell’autobiografica “Non Siamo Gente Per Bene”: “Pochi soldi, tanta grinta e niente compromessi/ Siamo sempre quelli, gli stessi/ Abbiamo tante cose ancora da gridare/ Per questo non ci posson sopportare”. Di cuore, speriamo che gridino ancora parecchio.

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