GETWAY VAN: Getaway Van
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23/02/2020Prima omonima fatica in studio per i Getaway Van, progetto canadese che, dopo due Ep in studio, regala questo full-length. Una intro di grande impatto emotivo coinvolge l’ascoltatore ammaliandolo e mettendolo di fronte ad una realtà di ruvido stoner, con limpide divagazioni blues ed ambientazioni trasognate, un alone di psichedelia che tocca l’anima e che non cade mai nel banale. Vibrazioni corrono da noi verso il suolo, sogni che scuotono polvere, luce che ne fa brillare le particelle, unendo punti che disegnano speranze. Il sound degli artisti si fregia di una spontaneità talvolta rock, talvolta folk, il tutto marcatamente torrido e vicino ai desertici paesaggi del già sopra citato stoner. L’uso del piano e di alcuni effetti di chitarra ci catapultano negli anni settanta, un terremoto inaspettato che ci lascia barcollanti e divertiti. I Getaway Van si avvicinano a progetti quali Queens of the Stone Age, Foo Fighters e ZZ Top, in una chiave però più sognante, luci che si avvicendano festevolmente, ipnotizzandoci e allucinandoci. Lo ciondolare delle ritmiche ha un non so che di sornione, un sound che rapisce e nel quale lasciamo fluttuare la nostra anima. Non manca comunque la concretezza a tracce che sapientemente mescolano influenze e stati d’animo. I Getaway Van non stravolgono la scena, ma ciò che comunicano è un concentrato di passione, lisergiche strutture che si avviluppano a noi e che intorpidiscono i sensi. Viaggio tra universi e percezioni che vanno oltre l’umana e terrena conoscenza. Complimenti.
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