GENERAL SURGERY / THE COUNTY MEDICAL EXAMINERS: SPLIT CD
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03/01/2004General Surgery Questa "recensione" arriva abbastanza in ritardo, ma a mio parere era doveroso tributare come meglio si poteva il ritorno di un gruppo come i General Surgery, quel quartetto che fece uscire nel 1993 un album come "Necrology", un EP che non può assolutamente mancare a nessun cultore del grind nonchè il disco che contiene i miei due pezzi preferiti dei General: "Crimson Concerto" e "Ominous Lamentation". Dopo 10 anni il loro sound non è praticamente mutato, come in "Necrology" infatti i General Surgery suonano una sorta di ibrido tra grind e death metal svedese della prima ondata (early Entombed e Dismember in primis). Il problema è che lo sanno fare ancora troppo bene, talmente bene da dare la birra a tanti di quei grupettini thrash\death plastificati e boriosi provenienti dalla loro stessa terra (la Svezia). La ricetta è semplice, riff non troppo complessi accompagnati da una batteria in perfetta simbiosi con la chitarristica fanno da tappeto allo screaming\growl a cui talvolta si aggiungono i classici roar! effettati. Ah... ovviamente le liriche trattano i "soliti" (in senso buono) temi consoni al pathological goregrind con quell'humor che (parlo per me) non finirà mai di divertire, "Pre-bisectal Corrosive Immersion", "Cauterization Frenzy", "Convivial Corpse Disposal Methology/Severe Catatonic Intersection Of Pathological Activities" rendono l'idea? E' tornata la leggenda del grind svedese, basta poco per far contento un grinder, eh sì. The County Medical Examiners E quale band poteva splittare con un gruppo fortemente legato a camici bianchi e sale operatorie se non i "The County Medical Examiners"? Un connubio perfetto, visto che i tre membri del gruppo sono realmente dei medici con tanto di laurea. I Carcass devono essere più di una fonte di ispirazione per i T.C.M.E, lo dimostra il fatto che in più di un pezzo troviamo citazioni più o meno nascoste ai mastri del gore\grind. Le sei tracce composte dal gruppo infatti sembrano niente di più che un tributo ai Carcass, il riff portante di "Cooperative Cadaveric Custody" ad esempio altro non è che una rivisitazione della storica "Exhume To Consum". Comunque tributo (o scopiazzamento) a parte, i minuti a disposizione dei T.C.M.E. scorrono via che è un piacere, tra riff pesantissimi, "melodie" morbose ed emanazioni gutturali di tonalità diverse. Niente di eccessivamente esaltante ma un buon quarto d'ora passato a visionare "fotografie di autopsie" lo si passa più che volentieri.
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