FIREHOUSE: PRIME TIME
data
14/11/2003Dopo tre anni di silenzio i FireHouse ritornano a parlare. Lo fanno con un disco che rischia di rientrare a pieno titolo tra le migliori produzioni della band, accanto a quei primi due dischi che secondo lo scrivente rappresentano il loro top artistico. Senza alcun dubbio "Prime Time" è la maturazione piena, il punto di incontro in cui tutte le qualità di C.J. Snare e soci si fondono e diventano tutt'uno. Infatti, l'hard melodico e la vena più propriamente stradaiola si alternano continuamente, cedendosi la strada più volte, incrociandosi e proseguendo ognuna per la propria via. Questo sia per singoli brani sia all'interno di una stessa composizione. Non mancano anche diverse "novità" tutte interne al combo, tipo quando C.J. Snare cede il posto a Michael Foster (Drums) che interpreta la scatenata e dirompente "Door To Door", song i cui Leverthy si esibisce in un assolo che brucia anche i peli del culo (tarzanelli compresi), ed allo stesso Leverthy che si sgola in "Holding On" e "I'm The One"(davvero una sorpresa, ugola che sembra coltivata a nicotina ed alcool). Ma quello che colpisce soprattutto, che rappresenta anche l'amalgama, il collante che tiene unite le diverse sfumature di "Prime Time", è la qualità delle canzoni e la ritrovata vena godereccia che aleggia in ogni secondo del disco, anche quando, in rarissime occasione, non sembra che tutto funzioni alla perfezione(la già citata "I'm The One" è debole, non convince, tipica slow bluesy song condita da tutti i cliché del genere in questione), quella vena scanzonata che se ne fotte se una dozzina di bottiglie di wiskey è il carburante quotidiano, se trombare un'ora si e l'altra pure controverte qualche codice morale bacchettone, e fa del rock 'n' roll un motivo per divertirsi e vivere "on the edge". Menzione finale anche per la conclusiva "Let Go", ballatona "anima e core" semi-acustica che si dipana su delicate note di pianoforte che farà, sicuramente, incetta di cuori. Dedicato alle femminucce, (ovvio!): "Hey, let me see your Body Language!!" Poliglotta si nasce, ed io, modestamente, come i FireHouse in tal caso, "lo nacqui"…secoli fa.
Commenti