EVERYTHING BURNS: HOME
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28/02/2010Parafrasando un vecchio spot pubblicitario, mi verrebbe da dire che "dove c'è metalcore c'è casa", o viceversa, visto il titolo che gli Everything Burns hanno scelto per il loro debutto sul mercato discografico. 'Home' è a tutti gli effetti un album che più attuale non si può, assolutamente in linea con i moderni canoni del metalcore più melodico e velato di quel romanticsmo rabbioso ("I'd Die For You") che ha portato al successo tanti altri gruppi (se parlo di Bullet For My Valentine rischio di essere lapidato?). Salvo in qualche frangente limitato, il quintetto inglese avanza la propria proposta musicale bandendo dal proprio sound qulasiasi tipo di spigolosità, così che anche l'ottimo Tim Kellow si trovi solo in poche occasioni a dover mostrare gli artigli, con un growl che solo raramente fa capolino nella brillante interpretazione del singer. 'Home' verrà sicuramente apprezzato da coloro che non amano sonorità troppo ruvide e che d'altra parte troverranno sicuro conforto in alcune linee di chitarra sviluppate in modo molto armonioso ed accattivante, seguite a ruota da refrain intensi ed invitanti, come quelli che caratterizzano l'opener "Scars" o l'arrembante "Beautiful Disaster". Certo, questo non sarà sicuramente il disco più rivoluzionario del nuovo millennio, ma in ogni caso la band britannica ha dato prova di sapersi muovere con capacità all'interno del movimento melodico contemporaneo allestendo un insieme di pezzi di buona caratura, sicuramente in grado di riscuotere l'apprezzamento di una fetta di audience in costante espansione.
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