ESCUMERGAMENT: ...ni degu fazentz escumergament e mesorga...
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17/12/2021Gli svedesi Escumergamënt rientrano in quel black metal anni novanta, gelido e certamente adepto di suoni ed atmosfere che nulla vuole aggiungere o rinnovare nel filone. Chitarre soffocanti, mestizia ed ambientazioni pregne di oscurità, per un disco dalla storia certamente curiosa e che si allinea con il genere. L’album infatti pare essere stato registrato in tre giorni, nella “Cappella del Viandante”, luogo sconsacrato nel mezzo dei boschi norvegesi. Il nome del project e del disco sono in lingua occitana. Al di là di questi aspetti, certamente curiosi, a livello di suoni ci ritroviamo tra quei lidi, cari a Setherial & co, che già abbiamo potuto vedere negli anni. Un sound che non ha retrogusti avanguardistici e che vuole solo angosciare, riportandoci indietro negli anni e ad anfratti bui della coscienza. Album che non discosta l’indice di gradimento nel genere, sicuramente apprezzato dagli adepti del black metal, ma che non conquisterà nuovi ascoltatori non avvezzi a certe atmosfere.
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