ENTERVOID: EnterVoid
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27/07/2016Non è affatto facile scovare tutti i giorni band che approcciano stili metal nelle terre calabresi, salvo sporadici episodi che incarnano stili estremi, oppure formazioni che intraprendono percorsi più vicini allo stoner, come i validi Bretus. Tra i pochi casi di gruppi metal provenienti dalla Calabria troviamo gli EnterVoid, quartetto dedito alla causa thrash di stampo 80’s. Formatisi nel 2012, arrivano quest’anno a pubblicare il loro primo lavoro di inediti, un EP di quattro brani in cui il telaio fondamentale è un sound che si avvicina a gruppi quali Metallica, Megadeth e Motorhead. Nonostante la produzione non sia proprio qualitativamente impeccabile, si nota comunque la padronanza della band di approcciare ad un genere che risulta ancora capace di riscuotere seguito ed apprezzamenti. Le sezioni musicali non eccellono per originalità, ma sono di buona qualità; le ritmiche sanno essere sostenute quando è il momento giusto per diventarlo (come in “Big Machine”, molto di stampo Motorhead), e le chitarre risultano sia ruvide e cattive, ma che sanno anche racchiudere momenti più delicati e di atmosfera (come nel breve intermezzo di “Bad Life”). Su queste parti musicali la voce di Daniele Salvo si appoggia abbastanza bene, nonostante la qualità vocale sia effettivamente migliorabile. Comunque, per essere un battesimo discografico bisogna dire che il risultato è più che discreto. La Calabria è una terra alquanto difficile per permetterti di emergere come band metal. A maggior ragione, gli EnterVoid dovranno continuare a lavorare sodo a partire dalle loro basi, per poter effettivamente migliorare ed emergere anche all’infuori della loro terra, dove sicuramente incontreranno un pubblico più numeroso, ma soprattutto più incline e con più conoscenza dell’universo metallaro.
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