ENSOPH: REX MUNDI X-ILE
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19/02/2009Gli Ensoph, arrivati al quarto disco dopo dodici anni di carriera, possono permettersi di fare ciò che gli pare, per molteplici motivi, non ultimo il fatto di avere pubblicato alcuni tra i lavori più convincenti nella scena gothic/industrial italiana. Questo nuovo 'Rex Mundi X-ile' è un ulteriore tassello nel cammino della band veneta, e alza ulteriormente (come se ce ne fosse stato bisogno) la qualità e lo spessore degli Ensoph, ormai giunti a maturità completa, sia dal punto di vista compositivo che da quello ‘estetico’, dove per estetico si intende soprattutto la produzione sonora e la patinatura dei suoni, ormai a livello internazionale. Il mix intrigantissimo di gothic, ebm, industrial, metal e avvincenti ritornelli fa di nuovo vittime, praticamente in tutte le tracce, soprattutto l’opener "Dance High & Shine, Shiva!", "Shame On You!" o la più pesante "The Whore And The Ashetist". Non mancano come al solito i deliri lisergico-strumentali, stavolta ben tre; la deviante "In Cinere Et Cilicio", l’oscura preghiera di "Disciplina Arcani" e la straziante chitarra acustica di "Come In Uno Specchio", il cui sample ‘ho visto Dio’ ripetuto e distorto fino alla nausea vi farà rabbrividire (tra l’altro io dico che è pure il pezzo più riuscito, senza offesa per il sempre bravo singer N-Ikonoclast).Eccellente poi la cover di "Would?" degli Alice In Chains, a simbolo che gli Ensoph non hanno paura a confrontarsi con altre sonorità e a farle proprie.
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