EILEEN SOL: Iconoclasta
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05/10/2019Gli Eileen Sol si formano nel 2016 per mano del bassista Matteo Cavaciocchi (Fall As Leap) che si è lauerato al Conservatorio con una tesi sugli ZU (formazione jazz noise romana), il quale per dar corpo alle sue idee si coadiuva del batterista Nicola Benetti, dei chitarristi Pietro Guarracino e Michele Marchiani, e da vita ad un sound che si insinua tra il post rock strumentale vellutato ed ammaliante - "Nel Guscio" - l'energico stoner, il post metal meno estremista di "Trauma" e "Dalla Luna", fino a sconfinare nel noise, nel math rock e nei percorsi jazzistico-sperimentali della traccia che da il nome al disco, nonchè al progressive metal di "Nostomania", "Redenzione" e "Fuori Dal Guscio" che ci ha fatto tornare alla mente una formazione italiana molto sottovalutata che purtroppo non esiste più: i Kubark. Il concept che ha ispirato il lavoro è a sfondo psicologico, verte sulla considerazione del sè: elevare qualcuno al di sopra di noi stessi può essere negativo in quanto ci fa sentire sempre inferiori, contestualmente limita la libertà di espressione del nostro essere per la consapevolezza che ne deriva dalla presunzione che ciò che potremmo dire non venga considerato interessante. Il viaggio che la band descrive nell'album di debutto è prevalentemente impervio e tortuoso alternati a brevi fasi placide, in un incontrastabile scorrere della vita che cambia al cambiare della considerazione che abbiamo di noi stessi.
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