DEAR DIARY: Dear Diary
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23/01/2011La Eonian Records oramai si è specializzata nel riesumare decine di band che alla fine degli anni '80-inizio '90 spopolavano negli Stati Uniti, una moltitudine di ragazzi dal look clonato dai vari Warrant, House Of Lords, etc, tecnicamente capaci, irrimediabilmente uno uguale all'altro come proposta musicale. Non ne sono esenti questi Dear Diary che fanno un po' tremare a cominciare dal nome patetico della band, se poi il cantante, Jeff Evans, figaccione dell'Illinois con i capelli al culo ha una predilezione per essere marcatamente calante, la frittata è fatta. Hanno avuto certamente il loro momento di gloria aprendo per gruppi quali Lynch Mob o Bullet Boys, ci sono frangenti di questo disco che sono piacevoli come il brano “Momma Said“, oppure il mid-tempo “Slow Down“ dove scheletri di Harem Scarem o Hardline danzano anche con il susseguirsi dei pezzi senza però raggiungerne mai la caratura melodica e compositiva delle band di cui sopra. Diciamo che nel complesso questo disco e' ben prodotto, ottimamente suonato, mal cantato e dove la qualità dei brani è mediocre. Nulla di più, nulla di meno.
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