DEAD SHAPE FIGURES: Cacoëthes
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12/10/2018Quarta fatica discografica per i finlandesi Dead Shape Figure, progetto musicale adrenalinico e che spazia su diversi lidi musicali. L’intro del project fa pensare ad un sound sinfonico, ma resta episodio limitato nel contesto di un album melodico e che si muove tra groove, death e thrash. Ideale mescolanza tra Mastodon, Machine Head ed un heavy di matrice NWOBHM. Passi in libertà per una “danza” di strumenti che ha in sé doti di tecnica sopraffina, sound che, pur ripercorrendo sentieri già visti, riesce ad esplorare nuovi ambienti. L’onda d’urto del prodotto non è priva di orpelli, muscolare arrangiamento che non sfodera mai prepotenza, ma che con vigore alimenta le intricate trame dei musicisti. Troviamo originale come, talvolta, gli elementi sinfonici vengano inseriti, pindarici voli che non si limitano a diventare elementi scollegati. C’è una malinconia gothic in più punti, ricetta personale per i Dead Shape Figure che ricreano atmosfere uniche, di un passato metal primigenio. Selvaggio e poi ricercato, 'Cacoëthes' viaggia tra bestialità death e divagazioni dal respiro melodico. Riferimenti alla scuola svedese sono ravvisabili, ma non vi sono schemi o clichè, andando a chiamare in causa il crossover. L’idea di questo passaggio, tra attitudini diverse, è la chiave di svolta di un album unico, vitale e in grado di stuzzicare anche palati raffinati. Cacoëthes' è pietra che splende di luce propria, bagliore che rischiara il groove e tutte le sue varie divagazioni, svecchiando e rinfrescando un filone spesso schiavo di certi paradigmi. Gradevole sorpresa questi Dead Shape Figure, capaci di entrare prepotentemente in testa all’ascoltatore senza perdersi in sguaiati modelli.
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