DAMANEK: On Track
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12/01/2018Una cascata di colori, strumenti e ritmiche scivolano sotto di noi cullandoci. Onda che piano sale e che ci porta in alto verso un cielo azzurro. Così vi parliamo dell’ultima fatica in studio del progetto Damanek, unione ideale di culture, ritmiche e passioni che si intrecciano ed incontrano in un album delicato ed incredibilmente elegante. La base di tutto è un progressive rock con marcate sfumature folk che attingono da attitudini arabe, europee ed anche dall’old school del passato prog. Tecnica, ma non solo, per un full-length che abbraccia idealmente l’ascoltatore e lo trasporta in una dimensione accogliente. Distensione che ci fa galleggiare lontano dalle quotidiane tribolazioni, sino ad approdare in una dimensione in cui le note danzano in totale libertà. La mole di strumenti utilizzati, percussioni ed espressività denotano la voglia di lasciarsi andare in totale libertà senza preclusioni a filoni o ispirazioni qualsiasi tipo. Idealmente ci libriamo in volo respirando a pieni polmoni un’aria pura e frizzante, zampillanti lapilli di pop e rock ci svelano suite che sfiorano anche gli anni ottanta, soprattutto per cadenze che oseremmo dire quasi dance. "Believer-Redeemer" è l’esempio più calzante, ma è chiaro come questi aspetti siano parte di un contesto assai ricco di elementi. Il buon gusto e la competenza sono i due punti cardine di 'On Track', disco infiorettato di virtuosa sontuosità, senza però mai cadere nella compiacenza. Al sicuro da ogni pericolo siamo proiettati velocemente da un luogo all’altro, vedendo immagini susseguirsi intorno a noi senza perderne mai per un momento i contorni. "Oil Over Arabia" è la prova di come la musica non abbia nazionalità o preclusione, diversamente da come purtroppo troppe volte ci capita invece di vedere nella vita reale. Diversità che valorizzano un album di per sé già ricco di spunti ma capace di andare oltre i clichè, con la spensieratezza di "Big Parade", il romanticismo di "Madison Blue" e l’impegnata magia di "Dark Sun". Album poliedrico, in grado di attirare una vasta gamma di ascoltatori pur fregiandosi di livree di sensibilità e sofisticatezza. Complimenti di cuore a musicisti che, indubbiamente, ci mettono il...cuore.
Andrea
13/01/2018, 10:24
Gran bel disco come nella tradizione del prog inglese.