CASTAWAYS ROAMING: The Middle End
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21/04/2016Esordienti, ma non troppo, così verrebbe da definire i Castaways Roaming (nome alquanto strano, lo ammetto), band a tre elementi attiva dal 2012, ma giunta solo oggi alla pubblicazione del tanto atteso disco d’esordio. Sicuramente tanta attesa ha permesso loro di affilare le armi, arrivando quindi a inquadrare l’obiettivo cercando quindi di raggiungerlo. Ce l’hanno fatta!? Diciamo al 60%. Diciamocelo francamente: questi musicisti seppur giovanissimi mostrano di conoscere a menadito ciò che va per la maggiore oggigiorno in ambito alternative rock, dando prova di buone capacità strumentali e di una ricercatezza in fatto di soluzioni che non è tipica di band all’esordio. Ciò nonostante il gusto “retrò” della maggior parte dei loro brani non riesce a convincermi del tutto, soprattutto per il semplice fatto che tentare di dare un’impronta grunge al proprio sound non credo sia una soluzione alquanto felice di questi tempi. Meglio darsi a un sound frizzante e ricco di personalità come nei casi di “Slovenjan Memories” e “Langley”, brani tanto semplici quanto efficaci nell’essere così ruffiani e “brit” all’ascolto. Questa è la strada che i Castaways Roaming dovrebbero adottare, togliendosi di dosso quel lato triste/malinconico che contraddistingue la maggior parte delle loro canzoni e che di sicuro non aggiunge nulla di nuovo o eccezionale alla loro proposta. Spazio alla creatività ragazzi, le basi ci sono tutte d’altra parte!
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