CARLO BUJA GUARIENTI: Argo 1943
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08/07/2016Il lavoro che si cela dietro ad una colonna sonora non viene mai ripagato abbastanza, a meno che tu non sia il Morricone o il John Williams di turno. Oltre lo schermo si muovono anche musicisti che scelgono altre rappresentazioni come il teatro, o varie espressioni artistiche in presa diretta comunemente intese anche come "visual art", trovando in esse la propria dimensione artistica. Il caso di Carlo Buja Guarienti è tra questi ultimi, ma è un caso particolare in quanto oltre a musicare il dramma "Le Mosche" di Sartre, si ispira anche al lavoro della Compagnia Teatro del Cigno di Reggio Emilia, ed a quello di un corpo di danza. Quindi musicare un dramma in cui le scene godono di una coralità importante, così come il tema trattato (1943, il governo francese collabora con l'orrore nazista), e come la sua fortissima valenza simbolica, non era certo un lavoro semplice sia perchè la struttura dell'opera richiede una capacità organizzativa di livello, sia perchè la sensibilità necessaria per musicarla a dovere non deve avere i tratti comuni del musicista ordinario. Data la riuscita del progetto, Guarienti riesce a dare "voce" all'opera soffermandosi con cura maniacale su ogni aspetto saliente del dramma, rincorrendo gli stilemi classici tipici della colonna sonora, ma non disdegnando anche una certà elettricità grazie alla chitarra che si ritaglia (pochi) spazi nei momenti più opportuni. Certo è, ad ogni modo, che per godere dell'intensità di 'Argo 1943' bisognerebbe avere la possibilità di visionare il dramma (un DVD), o viverlo di persona, anche se l'edizione in CD riesce a pizzicare le corde giuste per stimolare l'immaginazione. Pubblicazioni parziale, ma assai sostanziosa opera della Eibon Records: piccola quanto coraggiosa e superlativa etichetta.
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