CANIS DIRUS: Independence to the Beast
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13/12/2020L'atmosfera ricreata in 'Independence to the Beast', terzo capito degli statunitensi Canis Dirus, è un miscuglio di attitudini il cui denominatore è il black metal. La band punta su atmosfere cupe, per poi spostarsi al funeral doom death a tratti, con uno stridore di denti dalle gelide radici norvegesi. I pezzi si differenziano molto l'uno dall'altro, arrivando a sfiorare il thrash e la old school di Celtic Frost e Venom. Proposta certamente disturbante quella degli americani, se non altro poiché ci sono tante idee e sfumature diverse, da brano a brano, tanto da destabilizzare l'ascoltatore. In tal senso, pur essendo aperti alle contaminazioni, ciò che prevale è un senso di indefinitezza degli intenti della band. Pur partendo da ambientazioni black, è chiaro come vi siano una serie di lapilli, certamente geniali, che non convergono unitariamente verso un obbiettivo, creando un po' di confusione nell'ascoltatore. Tutto ciò però non deve sminuire le qualità di un project che mostra sensibilità e che, al terza capitolo, mostra maturità, seppur non riuscendo ancora a convogliare l'energia come dovrebbe. Dopo molteplici ascolti, possiamo dire di essere piacevolmente colpiti da un full-length intriso di passione e con una giusta dose di personalità. Se sapranno andare oltre certe destrutture, i Canis Dirus potrebbero fare un sostanziale salto di qualità.
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