BUIOINGOLA: Dopo L'Apnea
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16/10/2013Negli ultimi anni in Italia c'è un tal fermento di sonorità estreme tali da poter entrare in piena competizione con la ben più prolifica (e a volte sin troppo esasperata) scena europea. Si capisce sin dai primi secondi che il progetto Buioingola non è stato creato in modo superficiale. La malvagità e il terrore sono entità tangibili in tutta la piena mezz'ora del lavoro del trio toscano che, assieme a tante altre band, ci ricorda che la nostra penisola gode di una virtù ormai rara, quella del poter sfornare gruppi in modo costante, senza essere però frutto di un capriccio, di un progetto creato in modo superficiale. E' innegabile che stiamo vivendo un periodo d'oro, 'Dopo L'apnea' è l'ennesimo sigillo da poter porre con ferma sicurezza ad un concetto del genere. L'atmosfera è delle più lugubri, il patto tra Diego e il diavolo sembra essersi suggellato alla grande soprattutto quando, giunti ad un brano come "Candida", il giro di basso si materializza dinanzi i nostri occhi come un vortice che ci risucchia nell'abisso più nero, straziandoci infine con delle chitarre taglienti, infami. Il muro di suono che si eleva è dei migliori che potevamo chiedere, e ci rimanda a elementi poco raccomandabili come Xasthur, Striborg e Leviathan, un trio che del malessere ha fatto una ragione di vita. I tumulti generati si spiegano senza controllo moltiplicandosi senza pietà tra i Celeste di 'Misanthrope(s)' ed i migliori Void Of Silence. Luce alla fine del tunnel? No, non ce n'è, e arrivare ad "Oceano", la traccia che pone fine a questo piccolo gioiello, è un'impresa ardua, ma che ci darà grandissime emozioni. Se amate il postcore, il doom, o qualsiasi altra entità malefica vi venga in mente, figlia del metallo più nero, fatevi avanti...se ne avete il coraggio.
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