BROKEN DOWN: First Spit
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23/09/2015Dove finisce la musica e comincia l’improvvisazione fine a sè stessa? Come due generi di musica totalmente antitetici quali il Doom/Death e l’elettronica possono coesistere senza essere pretenziosi o una chiara forzatura che non ha punti in comune? Queste sono le domande che mettono in crisi le certezze di chi deve cercare di spiegare con parole la musica che la one man band francese propone, ed il lavoro in questione acuisce questo dubbio, perché non si riesce a capire se è una questione di gusto o oggettivamente le cose non funzionano. Batteria elettronica e riff doom/death di infima qualità che nemmeno con una tonnellata di attak riescono a coesistere, voce invereconda ed avulsa dal tessuto sonoro, per non parlare dei cori, orrendi e fuori contesto, produzione ai minimi termini e due cover ("Doom" degli Eiffel65 e "Like A Witch Daddy Doom" dei BoneyM) che più storpie non sarebbe stato possibile rendere, solo "Southern Wave of Goodbye" si salva ma è come la miglioria prima della morte, facendo di questo prodotto un opera inutile. Ne conviene che oggettivamente la proposta non funziona.
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