Black Sabbath: Never Say Die
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16/07/2009Nuovo gioiello musicale per i britannici Black Sabbath, una band che ha incarnato al suo interno la quintessenza della musica in generale ed in particolare del metal, influenzando migliaia di bands. Continuando nella strada dell’innovazione iniziata con il precedente lavoro, i diavoletti di Birmingham ci regalano un prodotto completamente diverso dai lavori precedenti che si apre alla grande con un’ottima serie di brani: "Never Say Die", con le sue ritmiche molto sostenute ed i riff altamente accattivanti che sono solo minimamente inframmezzate da una melodia molto semplice ed orecchiabile, "Johnny Blade", a metà strada tra il vecchio "sabbath style" ed un sound più moderno ed accessibile e "Junior's Eyes" , caratterizzato da un refrein altamente accattivante e dalle ottime armonizzazioni create dal diabolico. Citazione a parte meritano "Air Dance", un pezzo che, spaziando leggiadramente tra riff leggermente sostenuti, sonorità hard rock e divagazioni jazz ed ambient, si distanzia anni luce dalle classiche sonorità dei Sabbath e "Breakout", ottima traccia strumentale incentrata su ritmiche cadenzate, riff cupi e claustrofobici resi ancora più pesanti e granitici dall’ottima sezione fiati. Per concludere posso solo dire che questo, senza alcun dubbio, è un disco molto particolare e sperimentale che difficilmente potrà essere assimilato.
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