BLACK RIVER: BLACK'N'ROLL
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03/03/2010Al secondo disco i Black River aggiustano il tiro e sfornano un lavoro più convincente rispetto all'esordio uscito un paio d'anni fa. Band formata da musicisti già noti nella scena black - Behemoth, Vader, Dimmu Borgir - che assume sempre più i connotati di un gruppo vero e proprio, e si allontana dal tipico progetto con cui dare sfogo alle proprie inclinazioni musicali "secondarie". Quindi, si capisce subito che "Black'n'Roll" è distante eoni dal black metal - nonostante il titolo ambiguo - ed assai prossimo ad un hard rock saturo e marcio che rimanda costantemente allo stoner pesante di gente come Spiritual Beggar ed affini. Ma oltre alle chitarre obese che caratterrizzano il filone, è la voce altrettanto grassa di Tuff che emerge con prepotenza lungo tutte le tracce quasi a voler doppiare le chitarre. Ne viene fuori così un muro sonoro compatto e combattivo che presenta qua e là qualche cedimento, ma che a grandi linee mostra la sua spietata ruvidezza brano dopo brano con equilibrio sorprendente. Difficile, di conseguenza, evidenziare preferenze in quello che a tutti gli effetti è album avvicente, solido, che garantisce quaranta e passa minuti di distorsioni e furore rock'n'roll. Menzione particolare, comunque, per "Jumping Queeny Flash", cover medley di "God Save The Queen" e "Jumping Jack Flash", scanzonata ed allo stesso modo efficace.
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