BILOXI: LET THE GAMES BEGIN
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14/01/2009Tra i tanti gruppi di culto della scena hard melodica internazionale, ancora oggi particolarmente ricercati da orde di collezionisti e nuovi fans del genere, quello dei Biloxi è un nome che tiene spesso banco nelle discussioni relative ai debutti meno fortunati della scena, afflitto ed affossato senza mezzi termini al tempo del suo rilascio dai grandi venti di cambiamento che la scena grunge aveva innalzato all'interno del music biz e del mercato musicale in genere. La cosa che però forse in pochi sanno è che il tastierista della prima formazione di questa cult band americana, tornata tra l'altro da poco sulle scene con il proprio terzo album in studio, è un artista la cui provenienza affonda le proprie radici proprio nelle lande della nostra italianissima penisola, un musicista di grande spessore che ha coraggiosamente esportato il proprio tocco anche all'esterno del mondo del rock melodico in genere, affrontando con coraggio nuove prove musicali in progetti di notevole caratura: sto parlando di Douglas R. Docker, mente e anima anche di acts quali Area 51 e degli appena nati Mystic Technocracy. Tornando invece a 'Let The Games Begin', il risultato di questo ottimo parto a firma Biloxi fu un lavoro in grado di spaziare con personalità all'interno delle diverse sfumature dell'hard-rock in genere, partendo dalla rombante cavalcata (in pieno Dokken style) "Run For Your Life" ed arrivando, attraverso le spensierate aperture melodiche di brani quali "Angel" e "Out Too Late", al sapore tipicamente AOR della emozionante ballad "Don't Cry No More", brano in cui un classico e docile sottofondo di tastiere fa da incipit ad una song dal chorus immediato e di facile presa. Il debut discografico dei Biloxi è quindi un lavoro riuscito e maturo, un cd che come già detto ha purtroppo dovuto lasciare il passo nei confronti di un mercato destinato ad una netta evoluzione, il quale ha drasticamente tagliato le speranze ed i sogni di molti fans della scena melodica adulta, gettando nel dimenticatoio molte formazioni che, come i Biloxi, avrebbero senza dubbio raccontato più di una coinvolgente storia sonora senza dover attendere circa dieci anni per la pubblicazione del proprio atteso follow-up. Ma la memoria non si cancella, e proprio come l'accomodante timbro vocale del purtroppo scomparso singer Clyde Holly, 'Let The Games Begin' rimarrà senza dubbio impresso nei cuori degli amanti dell'hard melodico come un episodio di marcato ed indiscutibile valore.
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