AUÐN: Farvegir Fyrndar
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01/12/2017Provenienti dall´Islanda, gli Auðn, che significa desolazione, sono al secondo capitolo della loro produzione. Quando una band proviene da una terra esotica, ergo non nota per la sua massiccia produzione nel genere, si è inclini ad aspettarsi qualcosa di particolare. Non è questo il caso. Quello che ci troviamo ad ascoltare è un black metal di buona fattura, anche con qualche raro episodio degno di particolare menzione, come la prima traccia che, con il suo iniziale incedere marziale, rischia di creare aspettative fuorvianti. L´omogeneità, che può anche essere vista come un pregio e un segno di coerenza artistica, è in questo caso eccessiva. Tutti i pezzi seguono grosso modo lo stesso sviluppo. Sono tre gli ingredienti che, messi in ordine diverso a seconda dei brani, li compongono però invariabilmente tutti. Il primo ingrediente sono preludi/interludi (semi-)acustici. Il secondo un black metal mid tempo con chitarre in modalità tremolo picking o in alternativa arpeggiate. Il terzo l´occasionale sfuriata/accelerazione con annessi i blastbeats d´ordinanza. Ora, le combinazioni possibili non sono infinite. Possiamo prendere le tracce 3,5,7 e 8 ad esempio, partire con una intro acustica, lasciare che le chitarre ereggano un muro sonoro fatto di tremolo picking abilmente eseguito e farcire il tutto con una improvvisa accelerazione di breve durata. Oppure le tracce 2 e 9, in cui si decide di partire forte per poi assestarsi sul mid tempo di cui sopra. Se la durata del pezzo lo permette un iterludio acustico non guasta. La scelta di mezzo contraddistingue i pezzi 4 e 6 che si avvalgono del wall of sound chitarristico per l´incipit. Questa recensione suona ora ingenerosa in relazione al punteggio, ma il fatto è che, pur se troppo omogeneo, questo è qualitativamente un buon lavoro. La desolazione, che la band porta come marchio, è tangibile. Il cantato è quanto di piu adatto per trasmettere le sensazioni collegate al genere. Ogni cosa è in effetti proprio al suo posto. Se siete dei patiti del genere questa potrebbe anche essere una release eccellente. Per tutti gli altri, un buon lavoro che ha però poco per distinguersi in mezzo alla scena.
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