ALBERT MARSHALL: Speakeasy
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07/11/2018Esaurita l'esperienza con i prog power metallers Altair, il loro ex chitarrista Albert Marshall si cimenta per la prima volta con un progetto solista grazie anche al supporto della validissima label Red Cat molto attenta nella selezione di esponenti di prospettiva che stanno cercando di emergere nella scena hard & heavy classica. Ed è proprio questa l'area in cui si muove Albert che da vita ad un lavoro quasi tutto strumentale con due brani "Fallen Angel" e "Tristam Fireland" affidati alla voce del veterano Mark Boals, uno che non ha certo bisogno di presentazioni. A livello strumentale è chiaramente la chitarra a fare la parte del leone in virtù degli assoli pirotecnici riuscendo comunque a non oscurare l'operato degli altri due strumentisti, le influenze di Steve Vai e Joe Satriani e Jason Becker si notano non poco ma Albert ci mette del suo, e lo spessore compositivo dell'elaborato appare di livello più che buono. Pur essendo dominanti le atmosfere tipicamente ottantiane il nostro guitar hero non disdegna incursioni in aree decisamente più blueseggianti anche per dare variazione ad uno stile altrimenti piuttosto monocorde ("Re Marzapane" e soprattutto "Ramshackle Blues", ricche di pathos). Se gradite un chitarrista che riesce ad abbinare passione e talento ma che non si abbandona a sterili tecnicismi, Albert Marshall è un nome da tenere in seria considerazione, anche se ci sarebbe piaciuto trovare ulteriori brani con la presenza di un cantante.
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