101 SOUTH: NO U-TURN
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17/11/2009Sono sempre stato un grande fan di Roger Scott Craig: dapprima con gli Harlan Cage e successivamente con i qui discussi 101 South il keyboards player statunitense ha dato prova di eccellenti qualità nel songwriting e nell'arrangiamento dei pezzi, dando vita a memorabili composizioni in classico AOR ottantiano, dominato in ogni sua parte dal pomposo e magniloquente incedere del sound delle proprie tastiere. Ben sette anni sono trascorsi dal precedente lavoro a firma 101 South, quel 'Roll Of The Dice' stupendamente interpretato da una band in forma e che sancì la fine del rapporto discografico con la ormai defunta Atenzia Records, label meteora che purtroppo non riuscì a superare i vari scogli del mercato del tempo nonostante una qualità media sicuramente degna di nota; sette anni in cui il duo Craig/Hall (quest'ultimo il singer ufficiale del progetto) dimostra di non essere stato con le mani in mano continuando la propria opera di scrittura di nuovi brani, dieci dei quali vedono finalmente la luce grazie all'interesse della teutonica AOR Heaven. 'No U-Turn' è un lavoro contraddistinto da due facce contrapposte, la prima riguardante la brillantezza del già citato songwriting (convincente nella sua classicità), e la seconda invece relativa ad un lavoro di produzione purtroppo non in grado di dare smalto e colore al valore delle varie tracce proposte, finendo per standardizzare con una registrazione unicamente sufficiente un full-lenght dalle spiccate qualità musicali. A ciò va aggiunta una forma vocale non proprio ineccepibile del singer Gregory Lynn Hall, molto meno ispirato e fulgido rispetto al passato, il quale non è riuscito a trascinare del tutto il riuscito incedere melodico dei vari brani presentati, purtroppo limitati dagli ultimi due fattori ivi accennati. Un ritorno riuscito a metà insomma, il quale di certo non va bollato come un'uscita di scarso valore, ma che paga comunque pegno rispetto a quanto intravisto nei primi due ottimi capitoli discografici. Destinato solo ai fans già acquisiti della band quindi, per gli altri il consiglio è invece di andare a ripescare i precedenti lavori per comprendere appieno la validità di un progetto dalla marcata attitudine AOR.
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