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THUNDER ROAD: annunciata la chiusura

Riceviamo e pubblichiamo: Carissimi amici, scrivo quello che alcuni di voi già sanno, o “hanno sentito dire”. Domenica 14 giugno 2009, il Thunder Road di Codevilla chiuderà per non più riaprire. Non una chiusura per mancanza di pubblico, non per provvedimenti amministrativi o penali, semplicemente la proprietà dei muri ha deciso diversamente per il suo immobile, questa la fredda spiegazione, in realtà ben altre considerazioni meriterebbe il fatto che uno spazio di aggregazione e culturale come il Thunder chiuda, ma queste considerazioni le lascio a ognuno di voi, ognuno col proprio pensiero, con la propria sensibilità, con i propri convincimenti. Queste poche righe invece vorrei dedicarle a quello che il Thunder è stato per me e che spero sia stato un po’ anche per voi. Il 30 ottobre 1993 non è nato solo un locale di musica dal vivo, è nato un progetto, molto ambizioso e, almeno dal mio punto di vista, totalmente riuscito: quello di portare in una zona difficile, da un punto di vista economico e culturale, tanta buona musica, italiana e straniera e tanti generi musicali, dal jazz al metal, dal blues al rock, dal folk all’hip hop eccetera, eccetera, eccetera….. - prezzi abbordabili (quindi un progetto di lungo respiro, non guadagnare tanto subito, ma affezionare la clientela per far durare il locale), - nessuna odiata selezione all’ingresso, determinata dai gusti estetici e/o di abbigliamento del responsabile di turno, - rapporto amichevole e cordiale fra chi al Thunder ci lavorava e chi ci veniva a passare una serata. Così voleva essere, così, lasciatemelo dire, è stato, e badate bene, il Thunder chiude con tanta gente che ancora lo frequenta e che avrebbe continuato a frequentarlo. Diciamolo, si chiude da vincitori… Ringrazio tutti, veramente tutti. Le migliaia di musicisti e tecnici passati da questo palco, le decine, centinaia di migliaia di persone che hanno affollato questo locale, tutti quelli che ci hanno lavorato, tutti quelli che hanno collaborato esternamente al progetto, agenzie, uffici stampa, giornalisti, fotografi. Quelli che ci hanno criticato e quelli che con il loro affetto e con il loro sostegno ci hanno fatto capire che dovevamo andare avanti. Vorrei fare dei nomi, ma non ne farò, sicuramente i nomi più recenti, sovrasterebbero quelli più remoti, non meno importanti, ognuno di voi pensi a ciò che è stato e a come è stato, per me è stato meraviglioso. il progetto Thunder non muore qua. Forse qualcuno un giorno ne raccoglierà l’eredità, comprendendo cosa è stato e cosa ancora potrebbe essere, alla soglia del secondo decennio del terzo millennio… personalmente ne esco davvero arricchito, professionalmente, ma soprattutto umanamente, penso e spero che un briciolo di qualcosa di buono questo progetto l’abbia portato a ognuno di voi. Un invito: domenica 14 giugno, in occasione della finale del progetto Orquestra, dalle 16, finché ci va, durante il giorno all’esterno, salamelle, birra e quant’altro, alla sera, con la musica che, mi va di pensare, più merita di essere suonata per l’ultima volta al Thunder Road di Codevilla: quella di band emergenti, originali, che spendono soldi, sudore e passione per far emergere la propria arte, il proprio piccolo spicchio di mondo. Un abbraccio a tutti. Fortissimo. Non vi dimenticherò. - Manuel

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