TWIN DRAGONS

Il Nord Wind, piccolo ma rinomato locale della periferia in quel di Bari, per una notte ha conosciuto la forza e l’oscura magia del rock blues. Infatti, a calcare il suo piccolo ma già celebre palco sono stati chiamati i Twin Dragons, terzetto rock blues composto dal celeberrimo Andrea Braido (noto chitarrista di Vasco Rossi), dal bass-player e vocalist Nathaniel Petherson (altro grande musicista noto per collaborazioni con Eric Clapton, Iggy Pop, Keith Richards, Ten years after) e il batterista Pino Liberti (altro virtuoso che vanta collaborazioni con Carvin Jones, Buddy Miles). All’ingresso il vostro inviato Crash e il suo fido Domenico, hanno potuto constatare che si respirava un’atmosfera completamente diversa, con un pubblico decisamente insolito per il Nord Wind, abituato ad ospitare realtà puramente metal. In ogni caso, una volta all’interno, i due inviati hanno subito registrato una notevole affluenza di pubblico, che ha quasi riempito totalmente il locale. Il tempo di una birra e due chiacchiere, e subito è iniziata la serata. [PERFECT PITURE] Alle 21:50 sono saliti on stage i Perfect Picture, la band di supporto. Chi ha avuto l’occasione di assistere alla 4° giornata del Gods of Metal 2006 certamente si ricorderà di chi sto parlando. Per gli altri, si tratta di una lanciatissima band barese, dedita a un sound marcatamente Glam con richiami a Motley Crue, Extreme, Mr. Big etc. Subito la grande carica dei PP coinvolge il pubblico, che non resta indifferente al coinvolgente rock che il combo propone. Certamente non si può dire che siano dotati di una tecnica spaventosa, ma lo stile, l’attitudine e la carica che sono capaci di dare certamente non la si insegna in nessun conservatorio. Basso martellante e che “comunica” con la batteria a suon di “slap”, chitarra squillante e dai fraseggi accattivanti, un vocalist dalla grande presenza scenica e dalla notevole estensione vocale, un’irriverente attitudine street-glam ottantiana. Questi, signore e signori, sono i Perfect Picture. Simpatica la cover del successo disco “Hot stuff” di Donna Summer, riproposta in chiave hard rock. [TWIN DRAGONS] Ore 22:40. Arriva il momento che tutti aspettavano: i Twin Dragons vanno on stage. Subito si mette in mostra virtuoso axeman Andrea Braido, che con una Gibson semi-acustica e senza plettro letteralmente infiamma il pubblico, coadiuvato dalla grandissima vocalità e tecnica del mancino bass-player Nat Petherson, nativo di Memphis, e dalle poliritmie e controtempi del drummer Pino Liberti. Per la prima delle due ore di esibizione l’ensemble propone pezzi propri con tematiche tipicamente legate al genere: ipocrisia sociale, belle donne, lo squallore della vita quotidiana. A dir poco divino lo spessore tecnico dei tre musicisti: controtempi, fraseggi ipertecnici, ritmiche irregolari con tempi che farebbero impazzire un metronomo, assoli da capogiro. Questa è la magia del blues, gente! Interessante la proposizione di numerose cover del grandissimo Jimi Hendrix: Fire, Purple Haze, Vodoo Chile, Hey Joe e tante altre. Una serata di musica di altissimo livello. Mi spiace per chi non è potuto venire.