TEHO TEARDO & BLIXA BARGELD

Come dice il proverbio: non c’è due senza tre e noi per la terza volta siamo andati a vedere le gesta della coppia del momento: Teardo/Bargeld, dopo aver assistito al release party del circolo degli artisti (2013) e al sold out della Chiesa Evangelica Metodista (feb. 2014); stavolta la sede che ha fatto da cornice alla performance, umida ed estiva, è quella della splendida Villa Ada. Apre ‘Mi scusi’ cantata in italiano con una pronuncia quasi perfetta, ma con accento teutonico, un vero spasso perchè riesce ad unire la solennità degli archi con lo spoken word curioso ma forbito di Bargeld (Mi scusi il mio italiano un pò rudimentale, facevo latino a scuola, a livello cavernicolo). ‘Axolotl’ pone in evidenza il tipico screaming intenso di blixa, da far accapponare la pelle e che lo ha reso famoso assieme ai suoi Einsturzende Neubaten, campionato e mandato in loop tanto da generare un sequel di voci stratificate. ‘What If’ dall’intro apocalittico e quel suono intenso di campanellina che pone fine alla paura e da inizio all’infinita e struggente bellezza data dalla portante malinconia del violoncello e dalle rifrazioni di Teho a far da sottofondo. Da questo momento in poi subentra il quartetto d’archi che dona una maggiore profondità ed intensità al sound, divenendone più organico e sinfonico e trovando il suo zenith nella cover di Caetano Veloso e nella colonna sonora di ‘A quiet Life’ scritto per il film “Una Vita Tranquilla” (un post rock sviolinato da rintocchi a volte grevi e sinistri). ‘Come Up And See Me’ è stata ispirata dall’attenta osservazione di Mr. Bargeld al mercato Esquilino, popolato da una foresta di antenne, ciò gli ha causato una curiosa folgorazione che lo ha portato a creare il testo che cita fedelmente tutte le principali emittenti televisive che operano in Italia. Siamo ai bis ‘Soli Si Muore’ con base techno rispetto alle versioni ascoltate nei due live precedenti ai quali abbiamo assistito; chiude ‘Defenestrazione’ nella quale il crooner tedesco, nell’evolversi del testo, afferma: continueremo a volare e a colazione mangeremo nuvole (saranno un po’ leggere come apporto di calorie e sostanze nutritive?). A fine set riflettevamo sulle strutture dei brani e siamo arrivati alla conclusione che sono costruite sui ritmi dati da un metronomo sui quali fluttuano gli archi che ricreano delle sonorità simili ai movimenti delle maree, che salgono e si ritirano portando via qualcosa dalla spiaggia ma donando una sensazione di tranquillità a chi vi assiste.