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STRYPER

Quando i grandi ritornano, per gli altri spesso rimangono solo le briciole... Non esiste modo migliore per introdurre quanto accaduto a Milano in occasione della discesa italica degli Stryper, alfieri dell'hard 'n' heavy cristiano giunti al massimo della propria popolarità due decadi or sono, ed acclamati ora in Italia in occasione della loro data di supporto all'ultimo studio album, quel 'Murder By Pride' che li ha confermati sulla via del ritorno alle classiche sonorità del loro periodo d'oro. Un Alcatraz inaspettatamente ben popolato accoglie con un vero e proprio boato la salita sul palco della band dei fratelli Sweet, perfetti artefici insieme ai compagni di viaggio Oz Fox e Tracy Ferrie di una prestazione dal vivo in grado di inserirli senza dubbio alcuno all'interno della cerchia degli inappuntabili nomi del genere, complice un'attitudine on-stage assolutamente strabiliante ed un affiatamento in grado di lasciare i molti presenti accorsi letteralmente a bocca aperta, estasiati dalla disinvoltura con qui il quartetto americano ha saputo elargire una setlist ben studiata nella propria composizione, e all'interno della quale non sfigurano in alcun modo anche i brani tratti dall'ultimo capitolo discografico. Per il resto quella a cui ho avuto l'onore di assistere è stata una trionfale cavalcata vissuta nella magistrale riproposizione dei classici della propria carriera, resi letteralmente luminosi dall'affascinante prestazione vocale di un Michael Sweet assolutamente ineccepibile, egregiamente accompagnato dai sontuosi cori apportati da un vero e proprio singer di razza come l'axeman Oz Fox, autore insieme Tracy Ferrie di backing vocals talmente avvolgenti da mettere seriamente in imbarazzo anche i più storici nomi del genere. Un'esibizione quindi impeccabile e coinvolgente sotto tutti i punti di vista, che vede forse la propria unica pecca nella mancata presentazione della leggendaria "In God We Trust" (uno dei veri e propri classici della band), certo un vero e proprio pelo nell'uovo ricercato in un concerto destinato senza dubbio a rimanere nei più bei ricordi di tutti i rockers presenti per l'occasione. Non so se tutto ciò sia stato dovuto ad un'auspicabile benedizione dall'alto, ma sta di fatto che concerti di questo livello sono, almeno per il sottoscritto, veramente difficili da incrociare. SETLIST Soldiers Under Command Murder By Pride Loud N Clear The Rock That Makes Me Roll Reach Out Calling on You Free More Than a Man Breaking The Law Peace of Mind 4 Leaf Clover Honestly Open Your Eyes All For One My Love (I'll Always Show) The Way ENCORE Sing-Along Song Abyss To Hell With the Devil

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