KISS
I Kiss tornano finalmente in Italia dopo il tour della reunion (e dell'album 'Psycho Circus') per festeggiare il 35° compleanno. Un grande traguardo per una band che ha fatto la storia del rock sia per la qualità delle canzoni sia sul piano del coinvolgimento e del puro entertainment; con costumi e trucchi che sono diventati, sin dai primi anni, il vero trademark del gruppo americano. L'Arena di Verona è sicuramente una grandissima cornice, sia per spettacolarità che per acustica, quindi ci sono tutti gli elementi per vedere uno show coi fiocchi. Paul Stanley, Gene Simmons, Eric Singer e Tommy Hayer si presentano sul palco carichi di energia e voglia di far impazzire il pubblico di una straripante Arena (tutto esaurito questa sera): il set proposto è quello di 'Alive' il primo, storico, live album dei magnifici quattro. Quindi largo a 'Deuce', 'She', 'Got To Choose', 'Parasite', 'Shoot It Out Loud' e tutti gli altri grandi successi dei primi anni di vita del quartetto a stelle e strisce. La cornice coreografica è superlativa: fuochi d'artificio a profusione, di qualità e perfettamente coordinati, un Paul Stanley scatenato che balla, sculetta e salta come fosse un ventenne nel pieno delle forze; un Simmons più demoniaco che mai, in palla per quanto riguarda le vocals ed assolutamente coinvolgente e scatenato. Memorabile, come al solito, il suo solo con basso psichedelico, sangue che sgorga dalla bocca e volo verso una piattaforma posta sopra le luci. Ottima anche la prova di Eric Singer, potente e preciso dietro le pelli e, verso la fine dello show, proposto in forma 'volante' con la batteria che si solleva in un tripudio di giochi pirotecnici. Da menzionare anche l'ottima performance di Tommy, pulito ed impeccabile con la sua Les Paul, storica chitarra che diventa un incredibile lanciarazzi nello spazio dedicato all'assolo del valente chitarrista che sostuisce lo storico, ed impareggiabile, Ace Frehley. Per le canzoni non incluse in 'Alive' c'è spazio solo nei bis: quindi largo, fra le altre, a 'Detroit Rock City', 'I Was Made For Lovin' You', 'Lick It Up' e 'Love Gun'. Sui bis la voce di Paul arriva allo stremo, ma comunque non ci si può assolutamente lamentare, anche perchè queste ultime canzoni son così amate che è praticamente il pubblico che canta a posto suo. Tirando le somme possiamo dire che la scaletta è stata ottima, visto che ha unito le origini con le hits più famose, per celebrare in modo assolutamente degno un compleanno importante. Quando il sipario cala e le luci dell'Arena si accendono le facce dei fans dicono tutto, senza bisogno di commenti: chi c'era ha assistito ad un grande evento; chi è mancato ha la possibilità di correre ai ripari con lo show di Milano a giugno, anche se non potrà vantare una cornice così prestigiosa come quella veronese.
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