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Y & C

Ciao Yann, innanzitutto grazier per questa intervista e congratulazioni per il vostro cd a firma Y & C. Come vanno le cose? YA: Ciao Zorro, grazie a te, qui è tutto ok. Ti sto scrivendo proprio il giorno precedente alla "Music Fair" di Parigi, è davvero grande poter fare una chiacchierata con i miei cugini italiani. Potresti cortesemente introdurre il progetto ai nostri lettori? Come e dove hai incontrato il singer Chris Caron (che reputo davvero un ottimo frontman) e in quale occasione gli hai offerto il ruolo di cantante? YA: La mia storia parte da quando avevo quindici anni, periodo in cui scoprì i due fantastici album 'Destroyer' e 'Unmasked' a firma Kiss, la band più grande di sempre. Mio fratello già suonava la batteria due anni prima che io iniziassi a strimpellare le corde della chitarra, dandomi una grande mano nell'apprendimento del ritmo e del groove musicale; oggi mio fratello non suona più, ma si è occupato in prima persona delle mie foto promozionali. Per quanto mi concerne ho suonato la chitarra ritmica per almeno otto anni, migliorando la mia tecnica grazie a quello che ritengo un buon orecchio: lo ritengo davvero un buon metodo per sviluppare il proprio personale feeling nel tocco. Per quanto concerne Chris lo conosco da almeno quindici anni! Talvolta ci capitava di suonare insieme ai tempi in cui lui abitava ancora a Parigi prima di trasferirsi negli USA. Lì lui ha portato avanti il proprio ruolo di singer all'interno di molteplici bands, ritrovandomi poi grazie ad un link presente nel sito della 'French Kiss Army', un vero e proprio segno! A quel punto abbiamo iniziato a scambiarci alcune canzoni e files audio, finché l'idea del nostro duo nacque sul serio. Sinceramente non mi vedevo a registrare ancora un album totalmente strumentale, e sono davvero contento di poter lavorare ancora insieme a lui. La sua voce si adatta davvero alla perfezione al mio stile chitarristico. 'Gimme The Sound' è un album senza dubbio convincente, che si dimostra in grado di rivelare le tue grandi abilità come chitarrista abbinate ad un buon gusto melodico per ogni canzone. Qual'è l'elemento principale che ti dona l'ispirazione per comporre musica? YA: Sono d'accordo con ciò che dici, infatti prima di imbracciare la chitarra sono sempre guidato da un'idea (melodia o riff) che mi gira in testa: a quel punto è una questione di portarla avanti o ignorarla. Per quanto mi concerne, due punti sono davvero importanti: la melodia ed il feeling senza dimenticare il groove; per questo album, io e Chris abbiamo davvero composto i brani insieme. La mia ispirazione deriva da molteplici fattori, come ad esempio il nuovo album di una delle mie band preferite, un film o, più semplicemente, un buon whiskey (ovviamente malto singolo!). :) Dal punto di vista dei testi, chi è il principale compositore e quali sono gli argomenti che solitamente vi piace trattare all'interno dei vostri pezzi? YA: Come ti dicevo in precedenza, per questo cd io e Chris abbiamo composto tutto il materiale insieme, tranne per quanto concerne le songs strumentali, che ho scritto prima di iniziare la collaborazione con Chris. Per i testi, invece lascio la parola a Chris. CC: Ciao Zorro! Nel processo di composizione cerco sempre di focalizzare innanzitutto la melodia, associandogli successivamente i testi. Gli argomenti di questi ultimi solitamente vengono fuori dopo che sono riuscito a trovare un possibile ritornello, un titolo o una strofa associate proprio a quello spunto melodico. Gli argomenti dei testi sono molteplici, ad esempio "High Above The Unknown Places" è una specie di sogno alla Peter Pan, all'interno del quale volo al di fuori dei problemi della vita quotidiana. Immagino che anche tu, durante i sogni, abbia in quale caso immaginato di volare. :) "Time Is Running Out", invece, riguarda l'ambiente e alla necessità di cambiare le nostre peggiori abitudini, cosa che, specialmente negli Stati Uniti, ha bisogno di un lungo intervallo temporale. "It’s a Nightmare Every Morning" riguarda la mia difficoltà di alzarmi al mattino, il tutto ovviamente inteso in una chiave particolarmente ironica. "I Remember Yesterday" è una song in cui ricordo volutamente le mie origini e tutto quello che ho fatto per poter essere qui ora, mentre "S.O.S." è un acronimo che, oltre al classico significato "save our souls", vuole significare per me anche "same old shit", il tutto a seconda dei giorni! Yann puoi dirmi qualcosa in più sulla canzone "Isle Of Jura"? YA: Quando scrivo un brano strumentale, la cosa più dura per me è sempre trovare il nome. Solitamente è sempre l'ultima cosa che faccio alla fine della registrazione, proprio nel momento antecedente al mix. Essendo un grande amante del whiskey, ho deciso di intitolare la mia canzone con questa etichetta, che rappresenta il nome di un buon single malt scozzese. Per questa song ho lasciato parlare la mia chitarra, è tutta una questione di feeling senza includere troppe note, non uno shred. :) La creazione è avvenuta suonando la parte ritmica con la mia chitarra acustica, aggiungendo subito dopo la melodia principale. In questo caso è stato differente rispetto a come suono di solito, è stato davvero più dolce. E, non scordarlo mai, mai mettere ghiaccio nel whiskey! :) CC: Io e Yann non riusciamo più ad attendere di poter fare un tour in Scozia! :) Nella line-up del disco ho visto il coinvolgimento di un vero e proprio ospite d'eccezione come il grande axeman Patrick Rondat. Come o quando lo hai conosciuto? YA: Per me è stato un vero e proprio regalo avere Patrick al mio fianco nel brano "After The Tour", la sua performance è stata pregna di feeling e di musicalità. Un grande musicista! Lo conosco da un bel po' di tempo, abbiamo suonato insieme durante un tour francese nel 2004 con i Freak Kitchen (una band svedese con il grande Mattias IA). Ho voluto mantenere il nostro rapporto e gli ho chiesto di suonare sul mio album, e lui ha accettato! Tra gli altri ospiti mi sento anche di menzionare Gildas Arzel all'interno della song "Armorik 'N Roll", anch'egli è un fantastico chitarrista. Le sue pinnate mi ricordano un vero e proprio mix tra lo stile irlandese e scozzese. Lasciami ringraziare attraverso le vostre pagine questi due grandi amici! Quali sono le bands e gli artisti che hanno influenzato il tuo modo di scrivere e suonare? YA: Il range è molto vasto. Mi sento di dover ovviamente partire con i Kiss, che all'inizio sono stati la molla a convogliare in me la voglia di suonare. Oggi sono ancora un fan del bacio, il loro ultimo "Alive 35" tour è stato magico... sono dei grandi intrattenitori! Per quanto concerne i miei chitarristi preferiti mi sento in dovere di citare il grande Eddie Van Halen (il maestro!), Joe Satriani (il secondo), Richie Sambora (coi Bon Jovi ma anche solista), Vivian Campbell (dei Riverdogs e Def Leppard), ovviamente Ace Frehley, l'incredibile Richie Kotzen, Jeff Beck, Blues Saraceno (questo un grande esecutore di heavy blues), John Sykes, Joe Perry, Stevie Salas (un groove magico), Steve Clark (RIP), Steve Stevens e molti altri... tutti chitarristi con un grande feeling esecutivo. Nei tardi anni ottanta, invece, ho apprezzato anche numerosi gruppi glam come Poison, Warrant, Cinderella, Ratt e via dicendo. E' simpatico assistere oggi a tutte le loro reunion. Ok ragazzi, siamo alla fine. Grazie per la vostra cortesia, vi lascio il giusto spazio per chiudere questa intervista. Spero di vedervi dal vivo qui in Italia un giorno, ciao! YA: Grazie a te Zorro per il supporto! Speriamo davvero di poter venire a suonare in Italia nel prossimo anno, tutto è legato al rilascio del cd. Manteniamoci in contatto! CC: Vorremmo davvero venire a suonare in Italia. Spero di vedervi presto ragazzi!

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