HELLOWEEN
Martedì 11 novembre. Ore 20.35, Alcatraz, Milano. La giornata è stata fredda e lunga, costellata di tentativi (andati a vuoto) di parlare col tour manager degli Helloween, tale fantomatico "Big Al", col quale avevamo appuntamento. Dopo una lunga attesa riusciamo a passare dietro le quinte… e come ricompensa c'è un sorridente e pacato Markus Grosskopf pronto a farsi intervistare! Notiamo anche la presenza (abbastanza inquietante, a dire il vero) di un Michael Weikath più perso che mai nel suo mondo… trance pre-concerto o droga pesante? Ci hanno poi comunicato che in realtà quello è il suo stato naturale! Ai posteri l'ardua sentenza… intanto ecco l'intervista! R: Penso che il vostro ultimo album, "Rabbit Don't Come Easy", sia stilisticamente molto lontano dal precedente "The Dark Ride". No, è "The Dark Ride" ad essere miglia lontano da ciò che avevamo fatto prima. R: Credo che l'abbandono di Grapow e Kush abbia qualcosa a che fare con questo cambiamento… ho ragione? Allora, abbiamo avuto discussioni in studio, poi altre discussioni e disaccordi durante il tour di "The Dark Ride". Vedi, sapevamo che c'era qualcosa che non andava, e quando ci si rende conto che qualcosa non va si sente la necessità di un cambiamento. Non si può andare avanti con la sensazione che ci sia qualcosa di sbagliato e continuare a fare altri album. Questo non va bene. In teoria dovremmo divertirci, dev'esserci armonia; se non è più così, c'è bisogno di un cambiamento. R: Hai sentito "Masterplan"? Cosa ne pensi? Sì. E' "cool"! R: Lo penso anch'io. Parlando del nuovo album, "Nothing To Say" non è una canzone tipicamente Helloween… veramente non è proprio una tipica canzone metal… Beh, è tipica perché noi spesso facciamo canzoni così: Dr. Stein, Rise And Fall, ci permettiamo di fare brani come questi, fare qualcosa di diverso su ogni album, è quello che ci piace. N: Ho una domanda a proposito di canzoni "strane": sto pensando a "Chameleon", "Pink Bubbles Go Ape" e lo stesso "The Dark Ride", album molto spesso criticati. Cosa ne pensi? Penso che guardando indietro ai vecchi album, nessuno possa incolparci per averli fatti. Non si può fare un album e continuare a riproporlo sempre uguale. Questo è diverso. Ho ragione? R: Certo! "Don't Stop Being Crazy": credo sia un'ottima canzone… e anche una buona filosofia di vita. Come vi è venuta l'ispirazione per un brano come questo? Bisogna fare sempre qualcosa di diverso, di personale: molti affidano il tutto alla produzione. Di una canzone sanno dall'inizio come suonerà, già mentre la scrivono. Il lavoro viene fatto solo in studio. R: Una domanda cattiva… molto cattiva: penso che il riff iniziale di "Never Be A Star" sia molto simile a quello di "Perfect Gentleman"! Sì, un po' sì. Ha quel "trallalallalalla" (NdR: canticchia e gesticola). R: E inoltre credo anche che il ritornello di "Liar" assomigli parecchio a quello di "Push"! Lo è? (NdR: pausa imbarazzata) Non posso crederci! (NdR: altra pausa) Cosa c'è di sbagliato nel mio cervello? L'ho scritta senza accorgermene! R: Solo coincidenze, probabilmente… Ok, cosa ne pensi dell'attuale scena metal? Voglio dire… il nuovo album degli Iron Maiden, quello dei Metallica… Non ho sentito l'album nuovo dei Metallica né quello degli Iron Maiden… ma parlando della scena metal, non dovrebbero esserci solo Iron Maiden e Metallica. C'è qualcos'altro. Sto aspettando il nuovo dei Judas Priest, con il ritorno di Rob Halford nella band. R: Conosci qualcosa del panorama metal italiano? No, niente. R: Vuoi dire qualcosa ai fan italiani? E' un solo concerto, mi dispiace. Divertitevi, potevano essere più date ma stavolta è andata così. Vedremo alla prossima. N: Un'altra domanda cattiva… quanti anni hai? 38. N: Ok… per usare le vostre parole, non è ora di "smettere di essere pazzi"? No, è solo l'inizio!!!! (NdR: risata generale) N: Buona risposta!
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