DARKANE
Tornati alla grande con un album vincente come “Layers Of Lies”, i Darkane si preparano a mietere vittime anche dal vivo. Ho conversato con un simpatico ma stanco e un po’ svogliato Andreas Sidow (singer della band svedese) a riguardo. Ciao Daniele, scusa il ritardo con cui ti ho chiamato ma ho trovato traffico tornando a casa! No problem! Allora cominciamo che le lancette corrono…sono passati tre anni dal vostro ultimo album “Expanding Senses”, cosa avete fatto nel frattempo? Dunque, il vero motivo per il quale il nuovo album è uscito così in ritardo va ricercato nell’infortunio di Peter, il nostro batterista. Ha avuto dei grossi problemi ai polsi e per quasi un anno non ha potuto suonare molto, per sei mesi addirittura non ha preso in mano le bacchette, quindi abbiamo dovuto posticipare le registrazioni di “Layers Of Lies” di parecchi mesi. “Layers Of Lies” è totalmente prodotto da voi stessi…come mai avete fatto questa scelta? Beh, anche questo è collegato per certi versi ai polsi di Peter, ahahah…il fatto è che avevamo prenotato un bel po’ di giorni ai Dug-Out Studios, e Peter ha cominciato ad avere problemi proprio all’inizio, quando andavano registrate le parti di batteria, e Daniel (Bergstrand, sound engineer dello studio Nda) aveva altre prenotazioni per cui ci siamo detti ‘ok, mettiamo tutto in pausa e aspettiamo che il nostro batterista si riprenda’, anche se allora non avevamo la minima idea di quanto ci avrebbe messo a ristabilirsi. Nel frattempo abbiamo pensato di usare i soldi del budget per acquistare da soli l’attrezzatura necessaria per poter registrare, per creare il nostro studio in modo da essere più rilassati e con meno pressioni su di noi e devo dire che i risultati sono ottimi, meglio di quanto pensassimo all’inizio! Qual è il mood portante dell’album? Per capirci meglio, in “Expanding Senses” avete toccato diversi argomenti tra cui l’abuso sui minori, in questo nuovo lavoro gli argomenti principali quali sono? Dunque, per quanto riguarda le liriche credo che questo sia il disco più vario mai inciso dai Darkane anche se il tema centrale è, come in tutti i nostri album, quello della mente umana… stavolta i testi sono leggermente diversi come impostazione, ad esempio c’è un testo scritto da Klas dopo un suo viaggio in India di due settimane che parla di povertà, di gente che vive sull’orlo dell’esistenza, ci sono un sacco di temi diversi ma come ti ripeto si ricollegano comunque alla mente, a come la mente reagisce a queste diverse cose. Nel disco ci sono tre tracce strumentali che nel nome ricordano parecchio alcuni membri della band… “Amnesia Of The Wildoerian Apocalypse” (il cognome del batterista Peter è Wildoer Nda), “Klastrophobic Ibernation” (Klas Ideberg, chitarrista Nda) e “Maelstrom Crisis” ha assonanza con Christopher (Malmstrom, chitarrista anch’egli Nds). E’ una coincidenza o c’è qualcosa di più sotto? No no, non è assolutamente una coincidenza, ahahah. Come hai detto tu, ci sono queste instrumental songs… “Maelstrom Crisis” è stata composta da Christopher, “Klastrophobic Ibernation” da Klas e il testo, o meglio le parole cantate dai cori lirici, di “Amnesia” è stato scritto da Peter. Mentre Peter e Klas stavano mixando l’album Christopher si stava scervellando, stava pensando a come intitolare la sua strumentale e ha deciso di fare qualcosa di divertente in questa maniera…quindi no, non è una coincidenza ahahah. Musicalmente parlando, credo che “Layers Of Lies” sia un eccellente mix di tutti i vostri lavori, sei d’accordo? Oh certo, sono totalmente d’accordo. Sai, noi cerchiamo sempre di progredire e fondere al meglio tutti gli aspetti che contraddistinguono il nostro sound…la velocità, la pesantezza, senza dimenticare delle buone melodie e con un occhio di riguardo anche per l’aspetto tecnico ovviamente, sempre ben presente nei nostri brani. Sono d’accordo con te,anche io penso che “Layers Of Lies” sia una mistura perfetta dei tre album precedenti, e credo sia anche il migliore…insomma, sono molto soddisfatto del lavoro che abbiamo svolto! La copertina del disco è probabilmente la migliore che abbiate mai avuto, la trovo davvero ottima…ha qualche significato particolare? Chi l’ha realizzata? Anche per quanto riguarda la copertina, si è trattato di fortuna, di una coincidenza! L’artista che ha realizzato la cover è un fotografo emergente che vive in una città attigua alla nostra; non lo avevamo mai sentito nominare, e a dirla tutta la copertina del disco avrebbe dovuto essere un’altra! La prima copertina è stata realizzata dallo stesso ragazzo che ha progettato il booklet, anche se presumo tu non lo abbia ancora visto…in ogni caso, eravamo abbastanza soddisfatti e stavamo per dare l’ok quando Peter ha trovato per caso in internet questa immagine. Volevamo sapere a tutti i costi chi l’aveva realizzata, e scoprire che viveva tanto vicino a noi ci ha permesso di incontralo, parlargli e stilare un accordo per usarla. Come avrai capito, non è un’opera realizzata esclusivamente per noi, credo l’abbia fatta più di un anno fa, ad ogni modo oltre a concedercela ha composto un fotomontaggio con noi all’interno dell’immagine, che apparirà all’interno della confezione del cd. Siamo molto soddisfatti, insomma. E del titolo cosa mi puoi dire. Cosa sono i “Layers Of Lies”? Il titolo proviene dal brano che da il nome al disco, appunto “Layers Of Lies”, un testo scritto da Peter che all’inizio era intitolato in maniera diversa, non ricordo bene come… mentre registravamo le parti vocali del pezzo volevamo trovare qualcosa di catchy per il ritornello e vennero fuori queste parole, “Layers Of Lies”, allora dissi agli altri ‘ehi, suona molto bene, sembra il titolo di un disco’ ahahah, tutti furono subito d’accordo e quindi eccoci qua. Negli ultimi anni la scena svedese è cresciuta enormemente…cosa pensi di band come In Flames o Soilwork, che si sono evoluti ottimamente raggiungendo al tempo stesso una fetta di pubblico più ampia? E’ sempre un’ottima cosa…voglio dire, una band metal, una qualsiasi, che parte dal nulla e arriva a grossi risultati di vendite e pubblico come per esempio…come si chiama quel gruppo finlandese, i Nightwish? Ah no, cazzo non mi viene in mente… Forse i Children Of Bodom? No, non loro. In ogni caso, se un gruppo metal qualsiasi entra in classifica è un bene per tutta la scena, anche se mi dispiace che le band da te citate, In Flames e Soilwork, abbiano perso l’aggressività che contraddistingueva i loro primi lavori, le influenze thrash. Ma ad ogni modo, è giusto che le band si evolvano ed entrino anche in classifica, in questo modo sempre più gente verrà a contatto con il metal, è una buona cosa, scoprire anche nuove band affini…tra cui noi ovviamente ahahah. Due anni fa avete avuto l’onore di girare l’europa con i grandissimi Death Angel…come è stato? E’ stato fantastico! Loro sono davvero delle ottime persone…quello era il nostro secondo tour in assoluto visto che per “Insanity” non suonammo dal vivo e per “Expanding Senses” è passato un po’ prima di imbarcarci per il No Mercy con i Testament e tutti gli altri. Adesso speriamo di riuscire a suonare un po’ in giro! Lo spero anche io! Vi ho visti dal vivo al No Mercy a Milano, ma essendo primi avete suonato veramente poco… Eh putroppo si, speriamo di avere più tempo la prossima volta, ahahah. Avete girato un video a corredo di qualche canzone? Si, abbiamo girato il video di “Secondary Effects”, l’opener dell’album. Penso che la prossima settimana sarà disponibile, prima dell’album quindi. Lo metterete a disposizione sul vostro sito? Speriamo di si! Penso proprio di si, non ne sono sicuro ma comunque ci proveremo…in ogni caso potrete di sicuro trovarlo sul sito della Nuclear Blast. A proposito della Nuclear Blast, questo è ormai il vostro terzo album per loro. Come stanno andando le cose? Sta andando tutto molto bene, e sono stati molto pazienti quando Peter ebbe quel problema ai polsi, hanno capito perfettamente la situazione. Sono molto coinvolti dal nuovo album e penso ci supporteranno adeguatamente! Penso che voi siate una delle pochissime band che non rilasciano edizioni limitate dei proprio album. C’è un motivo particolare? Beh no…forse è perché non vendiamo molti dischi, o almeno finora non ne abbiamo venduti molti, quindi spero che le cose cambino col disco nuovo, ahahah. Abbiamo una base di fans non enorme ma comunque fedele, un pubblico paziente che da quando ci ha scoperto non ci molla più, è disposto ad aspettare, quindi penso che… (pausa di qualche secondo) cavolo, ho perso il filo del discorso! (risate) Oh, non è un problema, figurati! Ok…ehm, qual’era l’argomento (ride)? Le edizioni limitate! Ah giusto, le edizioni limitate! Credo che l’unica edizione limitata che abbiamo fatto sia la versione in picture disc di “Insanity”, se vuoi considerarla tale, e so che la versione americana di “Layers Of Lies” sarà limitata, probabilmente in digipack con qualche extra, uscirà una settimana prima della release ufficiale (il 27 Giugno Nda) ma non ho i dettagli precisi. Quando è che potremo rivedervi in Italia? Spero molto presto, vogliamo assolutamente tornare in Italia. Stiamo lavorando duramente per organizzare un tour invernale, e forse parteciperemo a qualche festival estivo ma non c’è niente di sicuro…il fatto è che Peter diverrà padre alla fine di Agosto, inizio Settembre, quindi sarà molto impegnato e dovremo aspettare un po’, fino a novembre credo. Ma ovviamente torneremo in Italia, e speriamo anche negli Stati Uniti. Certo che Peter è proprio un menagramo, vi fa sempre perdere un sacco di tempo! (risate) Ahahah, si hai proprio ragione, un giorno o l’altro lo metteremo in castigo (risate) Ho avuto occasione di leggere la tua biografia in internet, oltre ad essere molto particolare dice che ti piacerebbe usare la voce nei contesti musicali più disparati… Oh certo, ci sono così tanti generi musicali che è magnifico espandere i propri orizzonti, a 360 gradi! Quindi ascolti un po’ di tutto? Si, più o meno. Sai ascolto tutti quei tipi di musica che sono impegnativi per la voce o che la mettono in risalto, sono molto coinvolto da queste cose…ad esempio non ascolto granchè il jazz, perché non ci sono vocals nel jazz ahahah. Comunque ascolto di tutto, a prescindere. Anche gli altri? Si, credo sia una delle cose che fai dei Darkane quello che sono, abbiamo un sacco di influenze diverse, a me piace molto cantare cose hard rock, Peter esplora costantemente il mondo delle percussioni anche latine, jazz…anche Christopher ascolta molto jazz e cose come Malmsteen mentre Klas è probabilmente l’unico che ascolta quasi solo metal, lui è davvero metal dall’inizio alla fine ahahah. Tutto ciò è bene perché come ti ho detto prima, è una componente essenziale dei Darkane! Ok, le domande sono finite anche perché il tempo stringe, quindi se vuoi lasciare un messaggio ora o mai più! Ok, beh, vorrei dire a tutti i fan di avere pazienza, vederete che appena potremo verremo in Italia, e vorrei anche ringraziarli per aver atteso così a lungo il nuovo album, speriamo che vi piaccia e speriamo di vedervi ai nostri concerti!
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